15 aprile 1936: un aereo precipita sul costone di un monte. Sono ancora i tempi eroici dell’aeronautica. Da pochi anni sono iniziati i voli civili per collegare le varie città italiane. Una sciagura molto particolare, visto che a bordo c’era anche un personaggio di alto profilo politico. L’autore non si limita però a descrivere l’evento, a tentare l’impresa improba di investigarne le cause: ci fornisce un interessantissimo spaccato dell’epoca, del sogno di volare di un’intera generazione, ci parla del futurismo, dell’aeropittura, dell’aeropoesia, dell’aeromusica e addirittura di moda e fumetti. Ci narra delle imprese aviatorie di quei tempi lontani e della risonanza che ebbero in tutto il mondo. Ci parla di Marinetti e D’Annunzio, di acrobazie e di record (uno dei quali ancora imbattuto dal 1934). Quello stesso velivolo (la cui matricola è I-AAXZ), oltre a quelli delle vittime ha incrociato tanti altri destini ed ha partecipato al “Volo del decennale” di Italo Balbo nel 1933. Un mondo tanto più affascinante quanto più ci si inoltra nella lettura. L’autore ci dipinge non solo il ritratto di un aereo, ma di tutta un’epoca. L’introduzione è del Comandante Fabrizio Boris Maracich: “Una vera e propria sequenza di fotografie, sia reali che immaginarie, che nascono dalle pagine del libro e ci fanno vivere questa tragica avventura come se fossimo stati li, in quel giorno nuvoloso di Aprile…”