Ecco le stravaganti, esilaranti avventure di viaggio dell’autore. Il titolo richiama giustamente le opere di Jerome Klapka Jerome, nel cui filone questi racconti si inseriscono perfettamente. Una sorta di divertente testimonianza su un’epoca recente ma già definitivamente tramontata.Oggi, al momento di stampare la prima edizione del libro, sono sparite le cabine del telefono, i flipper, i juke box, i gettoni telefonici, la gente che viaggia in treno con una stia piena di polli, quelli che fumano ovunque anche in treno e al cinema e persino gli italiani tipici stanno estinguendosi, ma in compenso ci sono i telefoni cellulari, i tablet, una folla di extracomunitari variopinta, i computer si trovano in ogni casa e internet (facebook incluso) è alla portata di tutti. Soltanto i treni sono sempre gli stessi. Le vecchie macchine fotografiche a pellicola non esistono più ma in compenso c'è una folla immensa che si scatta dei "selfie" con il telefonino, incluso il Presidente degli Stati Uniti. Più nessuno scrive lettere e le cartoline sono sempre più rare. La nostra epoca non lascerà documenti, sarà un buco nella storia da far invidia all'alto medioevo. Come giustamente faceva notare il disegnatore Bruno Bozzetto, la nostra specie ha fatto un salto evolutivo, siamo diventati "homo tecnologicus”, ovvero un primitivo con la clava e il computer.Leggete e divertitevi con il turista italiano “tipo” della seconda metà del XX secolo… Non potrete che convenirne con l’autore: la scienza non può davvero spiegare tutto!