Arianna ha trentatré anni, ed è bellissima e deliziosamente infantile. I suoi capricci irragionevoli, le sue abitudini regressive e involontariamente lolitesche sono la gioia di Giulio, che la ha sposata e che l'ama e la protegge anche da se stessa. Ogni tanto, però, Giulio è attraversato dalla consapevolezza di non sapere tutto sulla sua moglie sensualissima e bambina: "C'è qualcosa, di te, che mi nascondi", le sussurra mentre non riesce a fare a meno di viziarla. Di segreti Arianna ne ha molti, e brucianti; ma quello che custodisce più gelosamente è il "Tuttomio": un rifugio, una "tana" tutta sua, ricavata in un angolo del solaio sul modello della piccola caverna dove si rifugiava in campagna, da piccola, e in cui la sola ospite ammessa è Stefania, una grossa bambola parlante. I giochi di Arianna e Giulio si tingono presto di un'accensione sessuale sempre più pericolosa. Tanto più perché lei, come ogni bambina birichina, non ha chiaro il confine che separa il gioco dalla realtà. Ispirato alla scandalosa vicenda dei marchesi Casati, sorretto da una scrittura capace di scandagliare con potenza e ironia tutte le sfumature della passione, questo romanzo di Camilleri trascina i lettori dritti nel cuore dell'amore e della perdizione.