Lo leggi e ti domandi come sia possibile che un libro del genere sia in testa alle classifiche di vendita. Un librino da nulla, lettura di una mezz’oretta, con per di più un costo non indifferente. Sicuramente è tutto dovuto al nome dell’autore, perché se la storia l’avesse scritta un altro , nessuno l’avrebbe notata. Poco originale, banalotta e pruriginosa quel poco che basta per attirare ammiccante dalla copertina. Soffermarsi sulla trama, parlare di malattia, di pazzia, riflettere sulle cause scatenanti, sarebbe dare troppo peso a questa storia, scritta in fretta, che non trasmette niente e a nulla valgono le note nelle quali si fa riferimento a notizie di cronaca dalle quali avrebbe tratto libera ispirazione. Senza Montalbano Camilleri delude molto ultimamente, storie che paiono scritte senza passione e che non hanno nulla dell’arguzia che solitamente lo contraddistingue