I custodi del libro
  • 9788865590201
  • Neri Pozza
  • 2009

I custodi del libro

di Geraldine Brooks

È il 1996 a Sarajevo e Hanna Heath, trentenne restauratrice australiana di manoscritti e libri antichi, è appena giunta nella capitale bosniaca devastata da cinque anni di guerra civile e ancora sotto il fuoco dei cecchini. Qualche giorno prima, Hanna ha ricevuto da Gerusalemme una telefonata da un insigne studioso di antichi manoscritti ebraici. L'israeliano le ha comunicato che durante la Pasqua ebraica, il capo della comunità giudaica di Sarajevo ha tirato fuori la Haggadah, il celebre libro di preghiere che si pensava ridotto in cenere sotto i bombardamenti del '92. Hanna conosce bene la Haggadah di Sarajevo: un manoscritto ebraico prodotto in Spagna in età medievale e ricco di variopinte miniature, inusuali in un'epoca in cui la fede giudaica condannava ogni genere di illustrazione; un'opera così preziosa e fondamentale nella storia dell'ebraismo che quando, negli anni Quaranta, i nazisti e i famigerati reparti della Mano Nera cercarono di impadronirsene, il bibliotecario musulmano del Museo di Sarajevo la pose in salvo. E ora il libro è stato nuovamente sottratto alla furia distruttrice e alla follia degli uomini. Hanna si è affrettata ad accettare l'incarico di restaurarlo ed è accorsa subito al Museo Nazionale di Sarajevo, dove ora stringe tra le mani quel manoscritto raro e di grande bellezza con le sue miniature dai colori ancora puri e vividi come nel giorno lontano in cui sono stati stesi sulla carta. Fonte http://www.ibs.it/code/9788854502529/brooks-geraldine/custodi-del-libro.html


Acquista su Amazon.it
Acquista su ibs.it

Commenti (1)

30/04/2011 - sofia
utente
Anche per questo libro come già per Annus Mirabilis Geraldine Brooks si ispira ad una storia vera della cosiddetta “Haggadah di Sarajevo”(La parola haggadah deriva dalla radice ebraica hgd , “racconto“, e si riferisce al precetto biblico che impone ai genitori di narrare ai figli la storia dell’Esodo; si tratta di testi adatti ad essere portati a tavola durante la cena rituale della Pasqua ebraica. Prodotta in Spagna in età medievale)È la stessa autrice a raccontarci, nella Postfazione, le circostanze del suo primo incontro con la Haggadah di Sarajevo. La Brooks si trovava come corrispondente di guerra nella capitale bosniaca, una città dove la biblioteca era stata sventrata e arsa dalle bombe al fosforo, dove l’Istituto Orientale e i suoi meravigliosi manoscritti erano ridotti in cenere e il Museo Nazionale era crivellato dalle granate. La sorte della Haggadah di Sarajevo – uno dei gioielli della collezione bosniaca – era sconosciuta e oggetto delle più diverse e stravaganti congetture. Solo dopo la fine della guerra si scoprì che il prezioso testo era stato salvato da un bibliotecario musulmano. Non nuova a questi eroici salvataggi, la Haggadah si era imposta all’attenzione degli studiosi nel 1894 quando un’indigente famiglia ebrea era stata costretta a metterla in vendita: si trattava di uno dei primi libri medievali in lingua ebraica illustrati che fosse venuto alla luce. La sua creazione viene collocata nella Spagna della metà del quattordicesimo secolo, ovvero verso la fine della cosiddetta Convivencia, quando giudei, cristiani e mussulmani vivevano insieme, e relativamente in pace, nella penisola iberica.Il romanzo è particolarmente interessante e istruttivo e chi inizia a leggere non se ne stacca più Consigliatissimo!

Leggi la recensione

Immagine non disponibile

Annus Mirabilis

Vai al libro

Immagine non disponibile

I custodi del libro

Vai al libro

Immagine non disponibile

I custodi del libro

Vai al libro

Immagine non disponibile

L'idealista

Vai al libro

Immagine non disponibile

L'isola dei due mondi

Vai al libro

Immagine non disponibile

Annus Mirabilis

Vai al libro

Immagine non disponibile

L'idealista

Vai al libro