In una fredda giornata di gennaio, un lupo affamato arriva a Hesjövallen, nel nord della Svezia. Sente l’odore del sangue. Nel villaggio ci sono i corpi di diciannove persone: di fronte a una strage così feroce e assurda, la polizia pensa al gesto di uno squilibrato. Può davvero la follia essere così ben pianificata? Il giudice Birgitta Roslin non lo crede e, in nome del legame che la unisce ad alcune delle vittime, decide di occuparsi del caso. Seguendo la pista di un nastro di seta rossa ritrovato nella neve, unica traccia in un’indagine che sembra senza via di uscita, Birgitta arriva a Pechino, alla ricerca del nesso misterioso tra un diario iniziato in Nevada più di cento anni prima e la violenza senza senso che si è scatenata in quello sperduto villaggio. Coinvolta in un diabolico conflitto interno al governo cinese, dove in gioco ci sono la supremazia e l’assetto del paese, Birgitta dovrà confrontarsi con i nuovi mandarini pronti a rivendicare il loro posto sulla scena internazionale, e constatare cosa può succedere quando una grande potenza non ha risolto la questione della democrazia.