Maggio 1993: in Algeria i fondamentalisti islamici uccidono quattro suore. La quinta donna massacrata è una turista svedese. La polizia algerina cerca di insabbiare il caso. Settembre 1994: una serie di orribili delitti scuote il sud della Svezia. Un anziano signore, appassionato bird-watcher che si diletta di poesie, cade in una trappola feroce. Il suo corpo viene ritrovato nel bosco in pasto ai corvi, trapassato da canne di bambù. Qualche giorno dopo, ancora nel bosco, legato a un albero si scopre il cadavere di un fiorista, un amabile cultore di orchidee. È stato strangolato. Non passa molto tempo che il corpo senza vita di uno stimato ricercatore dell'università riaffiora, chiuso in un sacco, tra le acque di un lago. È la terza vittima. E ancora una volta, apparentemente, nessun elemento collega i delitti, né esistono indizi concreti per risalire a un movente. "Raramente gli uomini sono ciò che noi pensiamo di loro", sostiene Kurt Wallander, che aiutato da una collega molto efficiente scoprirà che cosa in realtà nascondono queste "rispettabili" persone e quale sconcertante filo leghi il loro passato. La quinta donna non è solo un giallo appassionante, è anche un fine romanzo sulla delicata e complessa psicologia del rapporto tra uomini e donne, un'ammirevole analisi di una società in decadenza, che ha perduto l'innocenza di un tempo e si confronta ogni giorno con crimini brutali.