Il birraio di Preston
  • 9788838910982
  • Sellerio
  • 2009

Il birraio di Preston

di Camilleri Andrea

Si capisce, leggendo Camilleri, che il suo piacere letterario maggiore, raccontando vicende della provincia siciliana (fatti veri su cui trama e ordisce la finzione, e quindi in sé semplici se non fossero intricate dall'essere appunto siciliane), è quello di riportare il dialogo vivo. È un piacere che si comunica immediatamente al lettore, per la particolare forza comica dell'arte di Camilleri; ma assieme al piacere, poiché il linguaggio è la casa dell'essere, e con la stessa forza e immediatezza, si comunica una specie di nucleo di verità dell'essere siciliano. L'iperbole e il paradosso della battuta, cui corrispondono l'amara coscienza dell'assurdo in cui siamo e il dolore sordo per l'immutabilità di questa condizione. Camilleri inventa poco delle vicende che trasforma sulla pagina in vorticosi caroselli di persone e fatti - qui il fatto vero, conosciuto dalla celebre "Inchiesta sulle condizioni della Sicilia del 1875-76", è il susseguirsi di intrighi, delitti e tumulti seguiti alla incomprensibile determinazione del prefetto di Caltanissetta, il toscano Bortuzzi, di inaugurare il teatro di Caltanissetta con una sconosciuta opera lirica, "Il birraio di Preston". E anche in questo attenersi al fondo di verità storica c'è probabilmente un senso preciso: in Sicilia non serve attendere che la storia si ripeta per avere la farsa. La storia, per i siciliani, si presenta subito, al suo primo apparire, con la smorfia violenta e assurda della farsa. (da IBS)


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Commenti (2)

17/09/2011 - val51
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E' la cronaca romanzesca che trae spunto dalla nota inchiesta parlamentare sulle condizioni sociali ed economiche della Sicilia, condotta negli anni 1875-76. Il libro si basa quindi su un fatto realmente accaduto, la serie di incidenti e tumulti conseguente alla decisione da parte del prefetto di Caltanissetta dell'epoca, d'inaugurare il nuovo teatro con l'opera lirica "Il birraio di Preston", melodramma inviso ai siciliani forse ancor più di quel rappresentante governativo "forestiero" (era di origine toscana). Da qui prendono inizio avvenimenti drammatici e allo stesso tempo comici sull'intreccio tra politici e mafiosi, pagine inquietanti su terroristi, attentati, lettere delatorie e omertà. "Il birraio" e' una farsa amara, uno splendido spaccato della Sicilia e dei siciliani.

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10/01/2012 - albireo52
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Unico nel suo genere, mescolare i capitoli. Ne viene fuori una storia egualmente avvincente. Solo un grande puo' permettersi simili cose senza correre il rischio di cadere nel ridicolo.

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