"Quando si tratta del passato, diveniamo tutti romanzieri" questo afferma la voce narrante del protagonista Devin Jones dellibro Joyland di Stephen King. Non ci troviamo a leggere un horror classico genere dell'autore da me molto amato. Dev racconterà la sua storia di quando abbandonato dal suo primo amore, con il cuore spezzato ( chi l'ha detto che il primo amore si ricorda con nostalgia?), si era recato a lavorare nell'estate del 1973 in un parco giochi Joyland appunto.Chi aveva ideato questo parco doveva amare molto i cani perchè tutte le attrazioni avevano un nome che richiamava questi animali e gli Allegri aiutanti di cui faceva parte anche Devin avevano a turno l'obbligo di intrattenere i bambini travestiti da un cane conosciutissimo nei cartoni animati. Devin conoscerà i suoi colleghi molto strambi come Madame Fortuna, l'ultranovantenne proprietario del parco, lo scorbutico responsabile del Castello del Brivido, dove si racconta che il fantasma di una ragazza giri ancora dopo essere stata sgozzata quattro anni prima proprio dentro al castello e farà amicizia con un ragazzo e una ragazza Tom e Erin, che lavorano come lui per procacciarsi qualche soldo d'estate e mantenersi agli studi.Sarà proprio Tom che in un giorno di riposo mentre assieme a Erin e Devin visitano il Castello del Brivido che vedrà il fantasma della ragazza.Stephen King ha saputo scavare nella psicologia del personaggio protagonista Il suo dolore per essere stato lasciato, la sua curiosità nel voler capire fenomeni strani e soprannaturali, il mondo itinerante dei giostrai e il linguaggio tipico di quell'ambiente. Sicuramente questo libro deluderà molti fans dell'horror qui siamo più sul thriller con risvolti paranormali una lettura che sicuramente piacerà a chi ama il genere. Consiglio la lettura!