Inconfondibile lo stile di Paolo Coelho in questo libro Il manoscritto ritrovato ad Accra come già ne “L’alchimista” o ne “Veronica decide di morire”, attraverso la storia dei suoi personaggi, permette al lettore di svolgere un viaggio personale. La trama adifferenza degli altri due libri è molto scarna.La storia si svolge nel 1099 a Gerusalemme. La città sta per essere attaccata dai crociati e la popolazione, formata da tutte e tre le confessioni religiose (cristiana, ebraica e musulmana), si ritrova nella piazza in cui Pilato aveva condannato Gesù, per ascoltare un saggio, il Copto. Tutti si aspettano che questo saggio parli del modo di affrontare la battaglia imminente, che si sarebbe svolta il giorno seguente. Ma il Copto parla di un’altra battaglia e fornisce loro armi diverse da quelle che si aspettavano.ogni capitoloè dedicato alle risposte che il saggio dà alle domande di alcuni membri della popolazione. I temi sono su princìpi quali l’amore, la solitudine, la bellezza, la sconfitta, i nemici ecc., che vanno a formare i piccoli capitoli del libro. Le risposte non hanno l'intenzione di essere un manuale new age su come sopravvivere, ma l'autore vuole semplicemente che il lettore rifletta su queste tematiche che riguardano una battaglia ben diversa da quella narrata nella storia. Al guerriero dirà per esempio “ Accetta con serenità il combattimento che ti attende domani, giacché siamo pervasi e guidati dallo Spirito Eterno, che spesso ci obbliga ad affrontare situazioni che reputa indispensabili per il prosieguo del nostro cammino.” per chi legge è semplicemente un modo per affrontare le battaglie quotidiane della vita. Da leggere!