Non male il tipo: "Eccomi qui, penso Ricciardi. Uno come tanti, in mezzo alla folla. Né grasso né magro, né alto né basso; le piccole mani nervose affondate nelle tasche del soprabito, un ciuffo ribelle di capelli sulla fronte. Uno come tanti, in mezzo alla folla. L'unica differenza,rifletté con amarezza, è proprio la folla. La mia è fatta di vivi e di morti, di indifferenza e di dolore, di urla e di silenzi. Sono l'unico cittadino di una città fatta di gente che è morta e pensa di essere viva, o di gente che respira e pensa di essere morta Non male, può facilmente creare assuefazione. " Il mio primo incontro col commissario Ricciardi, al cui ritratto vanno aggiunti, per completezza, due occhi verdi pieni di disperazione, avviene più o meno alla vigilia del Natale. Un personaggio affascinante ed un comprimario, il brigadiere Raffaele Maione, che riesce a commuovere grazie alla sua umanità. Peccato solo per l'eccessiva ridondanza di particolari scenografici ed etnografici napoletani che appesantiscono la fluidità della storia. Può essere interessante conoscere i dolci natalizi tipici napoletani ma ancora un po' e ne scriveva pure la ricetta.