Ho finito questa notte questo libro che mi ha lasciato un desiderio struggente di rivedere il film con Tom Hanks nella parte della voce narrante e del protagonista Paul Edgecombe e Michael Duncan nella parte di John Coffey il gigantesco negro ingiustamente accusato dello stupro e dell'uccisione di due gemelline e con un dono straordinario di curare o addirittura resuscitate gli altri.Uscito nel 1995 come romanzo a puntate Stephen King ha deciso di pubblicarlo anche come libro, lasciando tutto com'era nelle uscite su una rivista. E' un libro che ha un sottofondo triste e malinconico e momenti gioiosi, ma sembra di vivere insieme ai personggi nel Miglio Verde il braccio del carcere di Cold Mountain.Siamo nel 1930 e allora i condannatri a morte andavano sulla sedia elettrica."I detenuti la chiamavano Old Sparky, come dire la Scintillante, o Big Juicy, la Scaricona. Circolavano battute sulla bolletta della luce e su come e dove Moores, il direttore del nostro carcere, avrebbe cucinato il suo pranzo del Ringraziamento, quell’autunno, con la moglie Melinda troppo malata per mettersi ai fornelli."“Il Miglio Verde” è il soprannome dato, nel libro, al corridoio che unisce le celle in cui vivono i prigionieri alla stanza dell’esecuzione. Corridoi simili sono presenti in altre prigioni e vengono soprannominati “l’ultimo miglio”. Il linoleum che ricopre il pavimento del corridoio è di colore verde, da qui il “miglio verde”. Un bel libro che ho letto su consiglio di Palmanova che ringrazio e che a mia volta consiglio a tutti. Incipit: "Soffro di insonnia ciclica [...] cosicché cerco di avere sempre a disposizione una storia per le notti in cui non riesco a prendere sonno. Allora, sveglio nel buio, la racconto a me stesso, scrivendola nella mente come farei alla macchina per scrivere o al computer [...] Ogni notte ricomincio da capo e, prima di addormentarmi, arrivo un po' più avanti della notte precedente. Dopo cinque o sei notti, di solito ho memorizzato interi brani di prosa. Sembrerà anche un esercizio da svitati, ma l'effetto è sedativo... e come passatempo è mille volte meglio che contare le pecore. (p. VII)"