Lo psichiatra Jan Forstner ho un grave trauma che lo tormenta sin dall'infanzia ed è appena uscito da una profonda crisi depressiva ma è intenzionato a riprendere in mano le redini la sua vita e lo vuole fare proprio là dove tutto ha avuto inizio, il suo paese natale. Ma il suo ritorno scatena una serie di eventi funesti che paiono tutti ricollegarsi agli accadimenti irrisolti del suo passato e tutto sembra ruotare attorno alla Waldklinik, la clinica psichiatrica già al centro del precedente libro "La psichiatra". Atmosfere cupe,oniriche, a volte quasi da film horror fanno da sfondo a questo libro, che procede agilmente e senza mai cedimenti di ritmo, azione e descrizione psicologica dei personaggi e della piccola comunità del paese ,sono abilmente miscelate,avvenimenti tragici i colpi di scena non mancano(forse qualcuno pare un po' esagerato) , così come i depistaggi, stavolta meglio riusciti che nel libro precedente , a mio parere. Piuttosto che sulle morti recenti, l'attenzione è spostata sugli accadimenti del passato, su quanto questi possano incidere sulla psiche umana,e sul senso di colpa ,che è forse il vero protagonista del libro.