Il gioco degli specchi, recensito da brontolo

Ritrovare il commissario Montalbano, ormai è come rivedere un vecchio amico del quale si sente molto la mancanza durante le sue seppur brevi assenze. Il commissariato ormai è casa nostra : Catarella, Fazio e Mimì sono personaggi che ci hanno conquistato, nonostante le loro azioni e reazioni siano assolutamente conosciute e prevedibili, continuano a strapparci un sorriso. Anche la casa di Marinella non ha più segreti: sappiamo perfettamente che nel forno troveremo le prelibatezze di Adelina e che ci sarà la solita telefonata con conseguente "sciarratina" tra Livia e Salvo. Il canovaccio di fondo ormai è collaudato e abbastanza immutabile, questa volta però ritroviamo un Salvo quasi all'altezza dei primi romanzi, con un ventata di gioventù in più. La trama è abilmente costruita, un "gioco di specchi" nel quale nulla è come sembra, solo l'intuito di Montalbano e Fazio riuscirà a dipanare la matassa . Chi ama Montalbano non rimarrà deluso da questa lettura, che scorre piacevolmente , fluida e rilassata e che strappa i soliti sorrisi per la grande ironia dalla quale è pervasa.

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

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