In questo libro l’adorabile vecchietta è già entrata nelle grazie della polizia locale, che ammette di apprezzarne l’intuito e le doti di indagatrice dell’animo umano. In effetti, è molto divertente vedere come Miss Marple riesca a ricondurre tutto ciò che succede ad aneddoti, fatti, avvenimenti capitati nella piccola St. Mary Mead. La trama sembra così semplice e lineare che quasi subito ci si rende conto che qualcosa non quadra, che sfugge l’ovvio e ci si perde in ragionamenti inutili mentre il dettaglio fondamentale è sfuggito qualche pagina prima (già, ma quale?). La narrazione mi ha catturata e non mi ha lasciata delusa. L’inuito mi ha portata a capire metà del garbuglio che, in realtà, si trova dietro la vicenda. Diciamo l’intuito e la fantastica penna dell’autrice. Ma continuava a mancarmi una vera motivazione per riuscire a capire chi fosse il colpevole. Troppo difficile per me, ma non per Miss Marple che con mente acuta e ragionamenti tipici da vecchia zitella riesce a svelare quel collegamento che mette a posto le due metà inconciliabili dello stesso fatto. Del resto sarebbe meglio se tutti fossimo un po’ meno creduloni, come suggerisce l’adorabile vecchina. Se volete godervi un bel mistero come si deve, un puro giallo d’altri tempi, vi suggerisco caldamente questo libro!