Notizie sull'autore: WILLIAM SHAKESPEARE Nacque da John, guantaio e piccolo proprietario terriero e da Mary Arden, di famiglia socialmente più elevata di quella del marito. Terzo di otto fratelli, studiò nella scuola di Stratford, che dovette forse abbandonare per sopravvenute ristrettezze economiche. A 18 anni si sposò con la venticinquenne Anne Hathaway da cui ebbe subito la prima figlia Susan, causa delle affrettate nozze, e nel 1585 i due gemelli Judith e Hamnet, morto poi nel 1596. Fino al 1592 non ci sono notizie attendibili; certo è che a questa data aveva ormai lasciato famiglia e paese natio per trasferirsi a Londra, dove era in contatto con l’ambiente degli University Wits. Nel periodo della peste (1593-94) scrisse due opere poetiche dedicate al duca di Southampton: "Venere e Adone" e "Lucrezia violata". In questi anni iniziò anche la stesura dei sonetti, che durò, tranne qualche componimento più tardo, fino al 1597. È il periodo della grande fioritura teatrale di Londra. I teatri sono numerosissimi: sia pubblici, scoperti, in cui si recita alla luce del giorno; sia privati, coperti, in cui la scena è fissa. Gli attori sono organizzati in compagnie che godono della protezione di qualche esponente della corte e hanno tra loro scrittori che forniscono testi con incredibile rapidità. Shakespeare, autore e attore, con l’appoggio del duca di Southampton, diventa anche comproprietario del celeberrimo Globe Theatre e poi del Blackfriars, e accumula così una piccola fortuna. Ciò gli permette di acquistare delle proprietà a Stratford e di far concedere al padre uno stemma gentilizio. Le notizie su di lui sono legate soltanto a rappresentazioni o edizioni di sue opere e a documenti familiari o legali: le nozze delle figlie, la testimonianza in un processo (1612), l’acquisto di proprietà (1613). Nel 1610, pur continuando la collaborazione con la compagnia dei King’s Men, si era ritirato a Stratford. Nel marzo del 1616 fece testamento, il 23 aprile dello stesso anno morì e fu sepolto nel coro della chiesa della Old Town. Fra le sue tragedie più celebri, ricordiamo "Romeo e Giulietta", "Macbeth", "Re Lear", "Amleto e Otello". Fra le commedie, continuano ad essere rappresentate in tutto il mondo "Sogno di una notte di mezza estate", "Molto rumore per nulla", "La tempesta", "La bisbetica domata" e "Come vi piace". Tra i drammi storici: "Riccardo III" ed "Enrico IV". Fonte: parzialmente tratta dall'Enciclopedia Garzanti della letteratura Sinossi:Macbeth e Banquo, generali di Duncan, re di Scozia, incontrano tre streghe che salutano Macbeth come futuro signore di Cawdor e poi re, Banquo come progenitore di re. Lady Macbeth spinge il marito ad uccidere Duncan giunto nel loro castello, mentre i figli del re riescono a fuggire. Nominato re, Macbeth elimina Banquo, dalla cui ombra sarà però perseguitato. Interroga poi le streghe che gli profetizzano che non sarà mai vinto da "nato da donna" e che regnerà finché la foresta di Birnam non si muoverà. Malcolm e Macduff muovono contro Macbeth che fa ucccidere la moglie e i figli di Macduff. Lady Macbeth impazzisce e si uccide, il marito è ucciso da Macduff (tolto anzitempo dal ventre materno), mentre l'esercito avanza, coperto da rami e fronde. Cosa ne penso io: Spinta alla lettura di questa tragedia è stata la citazione nel libro di Agatha Christie dove Poirot ipotizza che ci siano stati più assassini come in questa tragedia. In effetti oltre ai sicari assoldati successivamente da Macbeth l'assassinio del Re Duncan è stato ideato e messo in opera da Macbeth stesso e dalla moglie Lady Macbeth.Lo scopo era quello di diventare a sua volta re e quindi di appropriarsi del titolo di re di Scozia.E' sicuramente una tragedia dei sentimenti negativi.Shakespeare ha saputo cogliere la sete di potere, la mancanza di scrupoli e la crudeltà dei due principali protagonisti. Celebre il monologo di Lady Macbeth : Quando Lady Macbeth viene a conoscenza della profezia delle streghe,che prospettava l'arrivo al trono di suo marito, sente che egli ha un cuore troppo gentile per macchiare la sua coscienza con dei reati gravi,pur di arrivare a vestire la corona di scozia.Nel suo spaventoso soliloquio Lady Macbeth implora le potenze delle tenebre affinche' la privino della sua gentilezza e della sua compassione: "..venite spiriti che presiedete a pensieri di morte,toglietemi il sesso e riempitemi tutta ,dalla testa ai piedi ,della piu' feroce crudelta'! "La vera natura di Lady Macbeth puo' essere riflessa attraverso un immaginario di sangue ,violenza e morte.All'inizio dell'opera Macbeth e' una persona valorosa ed onesta,senza sua moglie non avrebbe mai messo in atto l'assassinio del re . E' sua moglie a risvegliare in lui l'ambizione,e nei momenti in cui suo marito E' risoluto a non procedere ,lei minaccia di togliere il suo amore, giudicandolo debole e codardo. "Era ebbra la speranza di cui ti sei vestito? Ha dormito allora?e adesso si sveglia,verde e pallida di fronte a cio' cui prima aveva tanto generosamente aspirato?Da questo momento reputo tale il tuo amore . Hai paura ad essere nell'azione e nel coraggio quello che sei nel desiderio?Vuoi da un lato avere cio' che consideri l'ornamento della vita e dall'altro vivere come un codardo nella tua stessa stima,lasciando che il non oso accompagni il vorrei, come il povero gatto del proverbio? "(Il gatto vuole il pesce ma non bagnarsi le zampe.)L'autore conosce bene l'animo femminile e questo fa si che la figura negativa di Lady Macbeth risalti in modo eccezionale.Come sempre leggere un testo teatrale a poco poco ci avvince tanto che alla fine siamo consapevoli che questo sicuramente è un capolavoro.