com'è che non avevo avuto paura? capii che la mia paura era timida, per uscire allo scoperto aveva bisogno di stare da sola. lì invece c'erano gli occhi dei bambini sotto e quelli di lei sopra. la mia paura si vergognava di uscire. si sarebbe vendicata dopo, la sera al buio nel letto, col fruscio dei fantasmi nel vuoto ai lati degli occhi si aprivano le rughe e da lì scolava la malinconia ti racconto questi fatti perchè un giorno, se diventi presidente, e ti voglio far firmare una guerra, tu avrai svitato il cappuccio della penna e starai per mettere il nome tuo sul foglio, e tutt'insieme ti ricorderai di questi fatti e potrà essere, chi sa, che dici: non firmo. "presidente io?non so dire due parole in fila" "tu, perchè no? tu sai stare a sentire. questa è la prima qualità di chi deve parlare" mi è piaciuto da morire il mio primo de luca! ho respirato napoli, ho riso e mi sono anche un po' commossa. ma soprattutto ho riflettuto: da questo libro si può anche imparare. allora perchè non 4 stelle? perchè in qualcosa non mi sono riconosciuta: i dialoghi tra i due protagonisti, ad esempio, sono davvero troppo irreali, due persone per quanto poetiche e romantiche non parlerebbero mai così! erri non mi ha lasciato "vivere" la storia d'amore come avrei voluto, non mi ha fatto conoscere anna il suo passato e il suo futuro (e questo non glielo perdonerò MAI)