Terzo capitolo della saga Montalbano in cui il nostro commissario, oltre a trovarsi come al solito coinvolto in delicate indagini che affronterà con la solita verve, deve fare i conti con la propria sfera personale e con sentimenti accantonati che riaffiorano per essere stavolta affrontati. Facciamo la conoscenza di François, un bambino tunisino a cui subito Montalbano si affeziona e a cui racconta i suoi segreti inconfessati, con lui riesce ad aprirsi come non ha mai fatto con nessuno, addirittura con Livia pensano di adottarlo e si parla anche di matrimonio... e veniamo a sapere di un padre con cui non è in buoni rapporti ma la cui malattia porterà Salvo a riavvicinarsi, ma sarà troppo tardi. Grazie al consueto misto di ironia e serietà, il dialetto siciliano che qua e là vivacizza il racconto, mi trovo a confermare il mio apprezzamento per queste storie quotidiane ma fuori dal comune.