La profezia di Celestino
  • 9788879721042
  • Corbaccio (Collana New Age)
  • 1994

La profezia di Celestino

di Redfield James

Nella foresta pluviale del Perù viene alla luce un antico manoscritto del VI secolo a.C.: profetizza grandiose trasformazioni per l'umanità e eventi che si verificheranno negli ultimi anni del XX secolo. Sulle tracce dell'antica pergamena, oltre al protagonista, sono anche la Chiesa e il Governo peruviani, allarmati dall'impatto che certe rivelazioni potrebbero avere sulla popolazione, e quindi determinati a far sparire il manoscritto. Esso contiene nove punti base per raggiungere la Conoscenza in una prossima era di consapevolezza spirituale. Capitolo per capitolo, il protagonista svela una alla volta le chiavi che conducono a scoprire il fine ultimo dell'esistenza, ma per portare in salvo il manoscritto il protagonista dovrà affrontare mille pericoli. Fonte http://www.ibs.it/code/9788879721042/redfield-james/profezia-celestino.html


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Commenti (6)

23/08/2011 - sofia
utente
E'una dei libri più importanti della New Age. Tradotto e pubblicato in Italia nel 1994 e pubblicato in America dopo che l'autore aveva scalato tutte le classifiche con un'edizione pubblicata a sue spese. Premetto che non è un romanzo anche se il protagonista affronta un sacco di avventure per trovare un manoscritto che risale a circa il 660 a.c.. Il vero protagonista in effetti è proprio questo manoscritto e le avventure sono solo il pretesto per svelare una dopo l'altra le nove illuminazioni.La posta in gioco è questo e due sono i gruppi che partono alla sua ricerca.Da una parte scienziati"aperti" e"progressisti,persone che cercano una spiritualità alternativa,e sacerdoti cattolici in conflitto con la gerarchia cercano il manoscritto per donare la sua saggezza a tutto il mondo.Dall'altra parte militari peruviani, scienziati "scettici" che prendono ordini dalla parte ancorata al passato della Chiesa peruviana con il cardinale Sebastián e cercano il manoscritto per distruggerlo.I membri del primo gruppo troveranno nove illuminazioni sistematicamente intercettati da quelli del secondo gruppo e espulsi quindi dal Perù se stranieri.La profezia di Celestino quindi non è un semplice romanzo, l'autore sostiene che le illuminazioni sono reali e anche se ha sempre rifiutato di essere a capo di un movimento religioso sono sorti centri che avallano la sua teoria. Il libro forma una trilogia con La decima illuminazione e Il segreto di Shambhala. Un libro che esprime teorie interessanti anche se non condivisibili da molti, una lettura che non stanca anche se esprime concetti filosofici e scientifici.

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26/06/2012 - fra_paga
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I contenuti ci sono. Intuizioni a tratti affascinanti (anche si il fascino spesso viene enfatizzato quando l'oggetto in questione è condiviso nel proprio credo, sarebbe più onesta fare una recensione in totale imparzialità ma non ne sono capace) in una storia ahimè totalmente piatta, banale e letterariamente nulla. Il libro è un noiosissimo mix tra dogmi della filosofia new age (e questa è la parte che si salva) e un'avventura TOTALMENTE insignificante. Purtroppo (parere personale) Redfield non si avvicina nemmeno lontanamente alla sagoma di uno scrittore. Miglior successo avrebbe avuto nel donare la propria idea a qualcuno dotato di miglior talento. Forse ne sarebbe nato qualcosa di carino. Il risultato invece è un polpettoso polpettone di gratuita azione mista ad una filosofia più o meno profonda appiattita da uno stile troppo troppo elementare. Voto 5-

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01/11/2012 - Francesco Platini
utente
Niente più che un pasticcio new age.

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21/11/2012 - Elena Novelli
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Va preso per quello che è: una storia. Non vedo la necessità di investirlo di un ché di sacro né di farne addirittura una religione, come è successo. In questa ottica il libro è piacevole e rassicurante nel suo fatalismo. Ci fa percepire una presenza benevola sempre accanto a noi. Alcuni concetti espressi nelle illuminazioni sono affascinanti. Ho letto questo e gli altri due libri a seguire. Tiene compagnia, non ci si sente mai soli quando si entra in questa atmosfera e ordine di idee.

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24/07/2013 - Gino
utente
“La profezia di Celestino” è un romanzo di James Redfield del 1993. Il libro si focalizza su varie idee psicologiche e spirituali spesso considerate come tematiche New Age. Il libro parla di un ritrovamento di un manoscritto in Perù risalente al VI sec. a.C. che contiene tutto ciò che l’uomo dovrebbe sapere. Composto da nove chiavi che attraverso un’esatta interpretazione dovrebbero suggerire delle profezie che diverranno realtà solo negli ultimi anni del XX secolo. Questo antico manoscritto crea delle dispute tra la Chiesa e il Governo Peruviano. Il Governo timoroso delle rivelazione che potrebbe portare questo manoscritto è a tutti i costi contrario al suo ritrovamento e alla sua diffusione, il suo scopo è solo offuscare ciò che potrebbe portare ad una nuova consapevolezza. Il viaggio inizia grazie ad uno psicologo americano che sarà spinto al ritrovamento dalla sua ex moglie. In questo libro c’è lo scontro tra chi vuole il bene e chi vuole il male, tra chi agisce con chiarezza e chi agisce sempre nell’ombra, tra chi vuol diventare consapevole, e chi ha paura di una possibile nuova consapevolezza. Un viaggio che non ci lascia senza colpi di scena, con legami ambigui, con ritrovamenti inaspettati, che sono anche quelli dell’animo, perché questo viaggio non è solo fisico, ma soprattutto spirituale. “[…] Mi ci è voluto molto tempo per capirlo. La storia dovrebbe fornire la conoscenza del contesto più ampio entro il quale si svolge la nostra vita: non è solo l’evoluzione della tecnologia, ma anche e soprattutto quella del pensiero. Se riusciamo a capire la realtà delle persone che ci hanno preceduto possiamo capire perché abbiamo una determinata visione del mondo e quale sia il nostro contributo per un ulteriore progresso. Si può dire che, identificando con precisione la nostra provenienza nel più ampio sviluppo della civiltà, possiamo capire dove stiamo andando.” “[…] E così via…ogni generazione successiva di stelle creava una materia che non esisteva in precedenza, fino a quando l’ampio spettro della materia – gli elementi chimici di base – non fu completo. L’evoluzione era avvenuta partendo dall’elemento idrogeno, la vibrazione più semplice dell’energia, per arrivare al carbonio che vibrava invece ad altissima velocità. Ormai era tutto pronto per il passo successivo. Mentre si formava il nostro sole, frammenti di materia caddero nella sua orbita e uno di essi, la Terra, conteneva tutti gli elementi appena creati, compreso il carbonio. La Terra raffreddava e intanto i gas imprigionati dalla massa in fusione migrarono verso la superficie e fondendosi insieme diedero vita al vapore acqueo. Arrivarono così le grandi piogge che diedero origine agli oceani. Quando poi l’acqua ricoprì gran parte della superficie terrestre , il cielo si schiarì e il sole si mise ad ardere luminoso, irrorando il nuovo mondo di luce, calore e radiazioni. Negli stagni e nelle pozze poco profonde, in mezzo agli spaventosi temporali che spazzavano periodicamente il pianeta, la materia oltrepassava il livello vibratorio del carbonio per raggiungere uno stato ancora più complesso, e cioè la vibrazione rappresentata dagli aminoacidi. Ma per la prima volta questo nuovo livello non era stabile in se stesso: la materia doveva continuamente assorbire altra materia per poter sostenere la sua vibrazione, in pratica doveva nutrirsi. La vita, il passo successivo dell’evoluzione, era finalmente nata. Ancora limitata dall’acqua, vidi che questa vita si divideva in due forme distinte. Una – quella che noi chiamiamo vegetazione – si nutriva di materia inorganica utilizzando il diossido di carbonio della prima atmosfera. Come sottoprodotto le piante liberano per la prima volta l’ossigeno nell’universo. La forma di vita vegetale si diffuse velocemente negli oceani per approdare alla fine anche sulla terra. L’altra forma – quella che noi definiamo animale – assorbiva solo la vita organica per sostenere la propria vibrazione. E io vidi gli animali riempire gli oceani nella grande era dei pesci e poi, dopo che le piante ebbero liberato abbastanza ossigeno nell’atmosfera, cominciò il loro viaggio verso la terraferma. Vidi gli anfibi – metà pesci, metà nuove creature – lasciare l’acqua e usare i polmoni per respirare la nuova aria. Poi la materia fece un altro balzo in avanti, ed ecco i rettili che invasero la Terra al tempo dei dinosauri. In seguito fu il turno dei mammiferi, e io capii che ogni specie emergente rappresentava la vita – la materia – che avanzava verso la successiva vibrazione più alta. Alla fine la progressione terminò, e in cima fu il genere umano. La visione terminò con l’arrivo dell’uomo. In un lampo avevo visto l’intera storia dell’evoluzione, le vicende della materia che si evolve quasi secondo un piano prestabilito, verso vibrazione sempre più alte, e crea infine le condizioni di vita adatte agli esseri umani…all’esistenza di ognuno di noi.”

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17/05/2017 - palmaleona
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Non ho molto da dire se non perché l'ho letto.Non è stato interessante nella trama e nei contenuti, per non parlare del finale.Assolutamente deludente

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