Non ho bisogno dell’8 marzo. Sono una donna. Non ho bisogno dell’8 marzo per ricordarmene. Ho bisogno del 21 gennaio, del 16 aprile, del 10 luglio, del 30 di ottobre. Ho bisogno dei mercoledì, dei sabati e anche di tutti i lunedì se occorre. Ho bisogno di ogni giorno dell’anno, delle luci sempre accese, di occhi spalancati sulla vita quotidiana. Perché è lì che accade, anche quando non è l’8 marzo. È lì che ci dimentichiamo, dei diritti violati, delle prepotenze e degli abusi. Potrei dire “sulle donne”, ma dirò “sugli esseri umani”.