Libertà
  • 9788806191115
  • Einaudi
  • 2011

Libertà

di Jonathan Franzen

Patty e Walter Berglund erano i nuovi pionieri della vecchia St. Paul, in Minnesota: campioni della “gentrificazione”, genitori a tutto tondo, avanguardisti della Whole Food generation, la generazione del cibo sano. Patty era il prototipo del vicino di casa ideale, quello che sa dirti dove gettare le batterie esauste o come far sì che i poliziotti di quartiere facciano il loro lavoro come si deve. Era una madre d’invidiabile perfezione e una moglie dei sogni per Walter. Insieme a lui – avvocato ambientale, pendolare in bicicletta, tutto lavoro e famiglia – stava facendo la sua piccola parte per costruire un mondo migliore. Ma ora, nel nuovo millennio, i Berglund sono diventati un mistero. Perché il loro figlio adolescente è andato a stare con la famiglia brutalmente repubblicana della porta accanto? Perché Walter ha accettato di andare a lavorare per un colosso del carbone? Che ci fa ancora nella loro vita Richard Katz, rocker eccentrico nonché migliore amico e rivale di Walter al college? E soprattutto, che cosa è successo a Patty? Perché la stella fulgente di Barrier Street è diventata «un vicino di casa di tutt’altro tipo», una furia implacabile che perde il controllo sotto gli occhi attenti del vicinato? Nel suo primo romanzo dai tempi delle “Correzioni”, Jonathan Franzen ci dà un’epica dell’amore e del matrimonio contemporanei. “Libertà” cattura le tentazioni e gli oneri dell’essere liberi nei loro aspetti comici come in quelli tragici: il brivido delle pulsioni adolescenziali, i compromessi traballanti della mezza età, i redditi delle aree suburbane, il peso di un impero. Registrando gli errori e le gioie dei vividi personaggi di “Libertà” nella loro lotta per imparare a vivere in un mondo sempre più confuso, Franzen ha prodotto un ritratto del nostro tempo indelebile e di grande impatto emotivo.


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Commenti (2)

30/04/2011 - sofia
utente
Un libro difficile che stenta a decollare . Fin dalle prime pagine mi chiedevo ma dove va a parare?Ma nel proseguire i personaggi sono diventati miei. Perché di tutti è la domanda: «Se sono libero di scegliere, allora come devo vivere?»Un matrimonio che diventa una gabbia per Walter e Patty .Il loro sentirsi superiori ai vicini poveri, volgari e conservatori per i Berglund una frontiera da colonizzare la possibilità di rinnovare quel mito dell'America come terra di libertà «dove un figlio poteva ancora sentirsi speciale» Ma qualcosa va storto il figlio Joey va a vivere dai vicini Patty è attratta da Richard Katz, amico di infanzia del marito e musicista rock, mentre Walter, il timido e gentile devoto della raccolta differenziata e del cibo a impatto zero, viene bollato dai giornali come «arrogante, tirannico ed eticamente compromesso»Jessica la figlia unica a restare coerente con se stessa.Una riflessione sulla libertà e sulle cose cui siamo disposti a rinunciare per essa, sull'ambiguità di un diritto che a volte si fonda sulla sopraffazione dell'altro, sulle catene che ci imprigionano e su quelle che in realtà ci rendono più liberi.Sono contenta di averlo letto! Consiglio!

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12/06/2011 - Moraschi
utente
Abitualmente diffido dei libri troppo lunghi spesso sono lenti e ripetitivi e mi annoiano. Leggendo Libertà, nonostante le sue 615 pagine fitte, fitte.…non mi sono mai annoiata. Beh, per essere sincera, inizialmente un po’ di delusione l’ho avuta, mi aspettavo un libro filosofico, invece Libertà è un romanzo incentrato sulle relazioni umane e sui sentimenti. e su come ci possano disorientare e confondere. Sono contenta di averlo letto, anche se non lo metto fra i libri più belli ma leggendolo ho provato tante emozioni diverse fra loro, mi sono commossa, turbata, persino nauseata ed ho colto tanti spunti di riflessione. I Berglud, sono persone comuni, non hanno realizzato nulla di speciale, stanno solo vivendo la loro vita. Franzen si è insinuato nelle pieghe della loro anima mostrandoci anche la parte nascosta, quella peggiore… Con loro ci si può identificare, trovare somiglianze, percepire il loro disagio, i dubbi, le frustrazioni. Ed è proprio questo grande specchio che a volte ci infastidisce..fino ad aver voglia di chiudere il libro per non leggerlo più Non esistono genitori perfetti e questo mi ha un po’ consolato, non esistono neanche delle coppie perfette…esistono invece dei sentimenti che ogni essere umano prova e su queste basi deve costruire la sua vita, accettando anche la parte meno gratificante e dolorosa,, Per concludere, ritengo che ogni individuo dovrebbe riuscire a perdonare, rispettare il suo prossimo e la natura che lo circonda. Patty ce l’ha fatta nè è uscita vincente..ha saputo perdonare ....ha capito, si è riconciliata con se stessa e di conseguenza ha ritrovato la sua strada…

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