Un libro difficile che stenta a decollare . Fin dalle prime pagine mi chiedevo ma dove va a parare?Ma nel proseguire i personaggi sono diventati miei. Perché di tutti è la domanda: «Se sono libero di scegliere, allora come devo vivere?»Un matrimonio che diventa una gabbia per Walter e Patty .Il loro sentirsi superiori ai vicini poveri, volgari e conservatori per i Berglund una frontiera da colonizzare la possibilità di rinnovare quel mito dell'America come terra di libertà «dove un figlio poteva ancora sentirsi speciale» Ma qualcosa va storto il figlio Joey va a vivere dai vicini Patty è attratta da Richard Katz, amico di infanzia del marito e musicista rock, mentre Walter, il timido e gentile devoto della raccolta differenziata e del cibo a impatto zero, viene bollato dai giornali come «arrogante, tirannico ed eticamente compromesso»Jessica la figlia unica a restare coerente con se stessa.Una riflessione sulla libertà e sulle cose cui siamo disposti a rinunciare per essa, sull'ambiguità di un diritto che a volte si fonda sulla sopraffazione dell'altro, sulle catene che ci imprigionano e su quelle che in realtà ci rendono più liberi.Sono contenta di averlo letto! Consiglio!