Un'autentica delusione. Sia chiaro: il libro non è da buttare. Ma le aspettative erano altissime, considerata la notorietà dell'opera, e la lettura m'ha svelato un autentico caso di sopravvalutazione, a mio avviso, abnorme. Il ritmo c'è. Sono mille pagine si leggono, sempre, scorrevolmente. La storia è discretamente affascinante. Stop. Lo stile è piatto, pressochè nullo. Al di là di creare le situazioni, ne "I pilastri della terra", Follett non fa null'altro. Narra con la semplicità e il lessico di uno studente. La Storia (con la S maiuscola) viene utilizzata come sfondo maestoso per accompagnare vicende personali che sono trattate con l'approssimazione del più noioso decadentismo moderno. Personaggi che sembrano fuorisciti da una fiction televisiva, immersi in un'opera che dovrebbe essere mastodontica come le cattedrali che ne fanno da sfondo. Come se non bastasse, le 1.000 pagine sono frutto di continui richiami ridondanti alle vicende passate (inutili per un libro che non è stato pubblicato "a puntate". Inutili se si è sicuri di non aver annoiato il lettore, costringendolo ad una lettura superficiale), descrizioni architettoniche che si discostano dalla letteratura entrando in tecnicismi da manuali, vicende digressive che sembrano "puntate" extra.... E in tutto questo malloppazzo, MAI un'analisi psicologica approfondita dei sentimenti, delle vicende, della Storia descritta. Bei sentimenti, tragedie umane, morte e rinascita.... ma tutto completamente STUCCHEVOLE. Un quadro coloratissimo, apparentemente bello, ma troppo scarno per essere così grande. Voto 6.