Ancora emozionata dal precedente I Pilastri della Terra mi ero promessa che appena avessi avuto un mesetto buono, libera dagli impegni universitari, avrei letto questo nuovo mattone di Ken Follett. E così, ahimé, è stato. Il libro riprende in parte il romanzo precedente, ambientato qualche centinaio di anni dopo, in una Kingsbridge che deve nuovamente affrontare gli intrighi e le vendette tipiche di quell'epoca, facendo ogni tanto qualche riferimento agli antenati dei nuovi protagonisti che altri non sono se non i discendenti dei meravigliosi Aliena, Tom e compagnia bella. Ecco, probabilmente di quei personaggi è rimasto solo il titolo acquisito. Più che un romanzo storico definirei questo romanzo un porno-neanchetanto-soft (e ora probabilmente riceverò tutte le critiche degli amanti di Follett), posso capire, come ne I pilastri, qualche scena romantica o spinta, ma fare di questo argomento il tema centrale su cui si sviluppano anche intere pagine di dialoghi dei protagonisti...beh, anche no. Anche a livello di trama, che va a unire un periodo molto lungo di tempo, non mi ha per nulla soddisfatta: pesante e per niente avvincente, con scelte decisionali dei protagonisti che lasciano il lettore perplesso. Ricordo con nostalgia quell'estate di qualche anno fa in cui ho letto per sei ore di fila I pilastri e la lacrimuccia che scendeva arrivata all'ultima pagina....in questo caso invece non vedevo l'ora che la tortura finisse. Peccato perché, oltre a I pilastri, di Follett avevo anche letto Il Terzo Gemello e quel romanzo mi aveva entusiasmato! Questo romanzo invece, dal mio punto di vista, non è affatto all'altezza dei suoi predecessori.