Incredibile! Anche Isabel Allende si cimenta nel genere che più fa cassetta di questi tempi:il thriller!Il gioco di Ripper ha tutti gli ingredienti del psico thriller omicidi misteriosi e alla fine salta fuori anche il serial killer. Le protagoniste sono Indiana che gestisce una clinica olistica è divorziata anche se ricorre spesso all'ex marito ispettore di polizia ed è fidanzata e corteggiata. Amanda la figlia ha il pallino dell' investigare e conduce un gioco di ruolo ispirato a Jack lo squartatore e chiamato appunto il gioco di Ripper.Anche il nonno è appassionato a questo gioco e quando a San Francisco cominciano a morire personaggi noti decidono di indagare. Daranno parecchie dritte al padre di Amanda soprattutto facendogli notare che gli omicidi sono collegati fra loroe che probabilmente si tratta di un serial killer.Abitati a leggere la Allende ci si sente naturalmente spiazzati nelle sue vesti di autrice di thriller.La prima parte del libro si dilunga un pò troppo nella descrizione dei vari personaggi a scapito del ritmo che è la caratteristica principale di un thriller. i riprende nella seconda parte dove ci sono momenti di vera suspance, ma direi che siamo lontani dallo stile della Allende de La casa degli spiriti, Paula e altri romanzi che ci hanno preso il cuore. Spero che l'autrice non voglia diventare una thrillerista sarebbe un peccato! Non è certo un thriller che gli amanti di questo genere si dilettano a leggere.