Ho letto il “De rerum natura” di Lucrezio in tre edizioni diverse, nel corso di tanti anni. Tutte le volte accedendo un cero di ringraziamento a Poggio Bracciolini che nel 1417, in un monastero tedesco, riesuma da un mondo perduto e legge per la prima volta, dopo Cicerone, questo testo meraviglioso! Se io fossi Ministro della Pubblica Istruzione, inserirei la lettura di “De rerum natura” in tutti gli ordini e gradi delle classi. Magari, che sia scusata la mia blasfemia, sostituendolo al mio poco amato Manzoni! Questo libro è una chiave che apre la porta sulla conoscenza in forma poetica, anticipando ed illuminando le più grandi scoperte della fisica, dell’astronomia, della biologia dei tempi nostri. Arriva Piergiorgio Odifreddi, logico matematico e divulgatore scientifico che ci offre l’opportunità di rileggere il “De rerum natura” traducendolo, fedelmente, dalla poesia alla prosa. Non solo, ma commentando con dotta profondità, le intuizioni di Lucrezio, confrontandole storicamente con le scoperte della scienza, da quando la scienza si chiama così ed ha perso quel mantello di superstizioni e false credenze che, in molti casi, ha portato sul rogo le migliori intelligenze. Un libro formativo, educativo, di facile lettura e di grande importanza. Dopo “Vangelo, secondo la scienza”, un nuovo grazie a Piergiorgio Odifreddi!