“Il cavaliere inesistente” è un romanzo di Italo Calvino scritto nel 1959, terzo capitolo della "trilogia araldica" intitolata "I nostri antenati", dopo Il visconte dimezzato (1952) e Il barone rampante (1957). Siamo a Parigi in compagnia di Carlo Magno che sta passando in rassegna tutto il suo esercito, fin quando non si accorge che tra le schiere dei suoi uomini c’è un “Cavaliere senza corpo”, di sola armatura vestito. Questo cavaliere è Agilulfo, non visto di buon occhio dai suoi compagni perché troppo preso dalla stessa vita militare. Questo cavaliere ha una sua missione, ritrovare Sofronia, la fanciulla che aveva salvato in passato, a rincorrerlo ci sarà però Bradamante follemente innamorata di lui. Proprio quando Agilulfo troverà la sua donna amata, dubbi, incertezza, come il suo corpo apparente si dissolveranno per ritornare rottami. Una storia godibile, in tutti e tre i romanzi sicuramente c’è un tema comune quello dell’inverosimile, dei mondi immaginari, irreali, con epoche lontane. E ancora una volta si legge tra le righe un altro tema molto importante quello dell’identità, del ritrovarsi, del riconoscersi. E’ sempre bello leggere Calvino, evasione pura!