Avere fra le mani un libro così è, per me lettrice accanita da anni, trovare il libro perfetto. Un uomo di Oriana Fallaci è un libro che trasuda amore, sofferenza, ideali, sangue. Sicuramente per Oriana Fallaci scriverlo deve essere stato difficile, ma liberatorio. Un amore il suo per Alekos Panagulis, un personaggio ormai divenuto leggenda.Questo è un romanzo verità che racconta la vita di un uomo che ha dedicato tutto se stesso fino a morirne a lottare per scalzare il tiranno impersonato da Papadopulos.Il sipario si apre sul funerale dell’amato, in cui la folla impazza come una piovra che non lascia scampo e che travolge, lo inneggia come un eroe, finalmente indignata dai soprusi di chi comanda. Il popolo che si sveglia solo quando l’eroe è morto, quando è tardi.Infine Oriana passa a parlare di cosa sia accaduto a Panagulis.Torna indietro nel tempo, per raccontare l’intera storia, che ha inizio con l’attentato da parte di Alekos alla vita del dittatore greco Papadopulos, che però fallisce. Egli sarà catturato per poi subire ogni sorta di torture e angherie da parte degli ufficiali dell’ Esa (la Polizia Militare greca), senza scucire mai una parola, né un gesto atto a tradire i compagni dell’impresa.Condannato a morte verrà invece portato in carcere a Boiati dove tenterà varie volte di fuggire.Vi resterà per molto tempo, che utilizzerà per scrivere, leggere e studiare, specie l’italiano, avendo già in mente d’incontrare Oriana Fallaci. Lei giunge in Grecia per intervistarlo come prigioniero del regime, ma l’incontro si evolverà in una relazione. Il legame tra i due, voluto fin troppo volentieri dal destino, rappresenterà solo l’inizio della fine. Don Chisciotte, (Alekos, così chiamato da lei per via della sua volubilità negli atteggiamenti e per il lanciarsi come suo tipico in imprese impossibili) accompagnato dal suo fedele e leale Sancho Panza (soprannome che Oriana conferisce a sé stessa), si dirigerà a passo svelto verso la sua ultima battaglia. Ho iniziato questo libro nel silenzio della notte pronta a immergermi in un libro che sapevo duro e difficile da digerire.Ma non pensavo così tanto. Dopo aver letto le prime cento pagine e ormai con gli occhi che reclamavano il sonno l'ho chiuso. Ma nel buio i soprusi e le torture a cui è stato sottoposto Panagulis, mi perseguitavano. Oriana non ha solo scritto un romanzo qui ci sono tante storie concatenate, il desiderio di libertà in primo piano. Se Panagulis nel suo carcere di Boiati ha spesso scritto le sue poesie intingendole nel suo sangue perchà gli venivano sottratte per punizione carta e inchiostro,anche Oriana deve aver scritto la storia del suo amato con il cuore sanguinante, mettendo a nudo la sua privacy,scarnificando la sua anima. ne nasce un uomo visto come pazzo,violento dinamitardo dal regime ci si presenta invece come un'anima dolce, emotivamente instabile, profondamente sola perchè non capita da nessuno.nonostante tutto oriana gli sarà sempre vicina tanto da fargli dire“Sei stata una buona compagna. L’unica compagna possibile.”Questo cari lettori è un libro indimenticabile che vi consiglio di leggere anche se è duro, anche se a volte fa piangere,ma proprio per questo lo rende un libro perfetto!