Incipit: "QUATTRO SETTIMANE Prima di addormentarsi rivede sempre lo stesso paesaggio: una foresta di pini ricopre le colline, fitta come la pelliccia di un orso. Nell'aria pura di montagna il cielo è così azzurro che fa male agli occhi. A pochi chilometri dalla strada c'è una valle segreta dai fianchi scoscesi, nella quale scorre un fiume dalle acque gelide. Là, celato alla vista degli estranei, c'è un pendio rivolto a sud che è stato disboscato, dove crescono filari di vite perfettamente allineati. Al ricordo di tanta bellezza quasi gli si spezza il cuore." Il martello dell'eden di Ken Follett. Piacevole lettura per questo libro ben diverso da quelli che mi ha abituato l'autore, ma non per questo meno interessante.Ken Follett mi è sempre paiciuto anche per la varietà della sua produzione dallo spionaggio, alla storia al thriller più esaltante. In questo romanzo parla di fanta-terrorismo per questo è anche stato criticato per la mancanza di consistenza scientifica nella trama e cioè la possibilità che un gruppo terroristico possa scatenare dei terremoti con un apposito macchinario. Il tema del libro è inquietante del genere "la natura vince sempre sull'uomo" e lo sento attuale in modo inquietante. I personaggi sono ben caratterizzati da Priest"il cattivo"alla esperta agente dell'FBI Judy Maddox tanto da credere che siano personaggi reali.Non è certo il miglior romanzo di Follett, ma offre una piacevole lettura che consiglio.