Il romanzo, narrato in prima persona, delinea la saga di un'intera famiglia e, sebbene sia il tratto distintivo di questa autrice, i fatti narrati spesso sono fin troppo eclatanti e sorprendenti. Dopo aver letto "La casa degli spiriti" questo romanzo è di minore interesse in quanto vengono ripresi gli stessi meccanismi narrativi e, se non fosse per la trama ricca di spunti storici, sembrerebbe una ripetizione. Lo stile è piacevole ma purtroppo i personaggi, sebbene caratterizzati in modo approfondito, svelano sempre e in ogni occasione il loro lato eroico che trionfa sugli avvenimenti storici negativi come la guerra civile cilena. L'unico personaggio veramente interessante di questo romanzo non è la protagonista ma la nonna paterna ovvero Paulina del Valle di cui l'autrice ne inquadra il carattere con i suoi pregi e difetti rendendola l'unico personaggio "reale" dell'intera storia.