-chi sa,-disse con uno sguardo scaltro-se questo signore non intendeva di domandar gentilmente se può avere l'onore di fa una partita con noi?.<br />-Era questa la mia intenzione-esclamò il vecchio. <br />-Ecco quello che volgio dire. Ecco ciò che desidero ora-<br />-Lo immaginavo,- osservò il suo interlocutore.-<br />Allora, forse, il signore prevedendo che a noi non piace giocare per divertimento, desidera gentilmente di giocare a denari?<br />La malattia del gioco, questa è la motivazione che costringe nipote e nonno a intraprendere un viaggio verso nuove mete, verso la speranza di una nuova vita, lontano da un passato, lontano dai ricordi. Un viaggio che definirei a dir poco nel paese delle stravaganze.....!<br />Stravaganti e strani sono i personaggi che i due incontrano durante il loro cammino, saltimbanchi, locandieri, becchini, gente che gestisce un museo itinerante di statue di cera. Insomma tutto un mondo con la sua varietà di uomini si dispiega di fronte a questa coppia ancor più strana, di una bambina che sembra donna e di un vecchio che sembra bambino.<br />Tutto, nel romanzo, è il contrario di tutto!<br />Finale non atteso.<br />Primo libro che leggo di Dickens, ma anche il meno conosciuto tra i grandi suoi cultori. Non capisco perchè, vi assicuro che vale la pena di leggerlo, contiene sicuramente spunti e riflessioni sulla nostra vita contemporanea, con i suoi vizi e le sue virtù.