Bellissimo racconto in cui il grande Dickens si pone come l'ago della bilancia e porta il lettore a simpatizzare col popolo oppresso ma nello stesso tempo condanna il suo atteggiamento esasperato e la sua sete di vendetta. Come sempre gli eccessi non portano nulla di buono e questo lo si percepisce molto bene nel libro in cui si arriva a non distinguere più i persecutori dai perseguitati.
E alla fine c'è chi si sacrifica...