Incipit "Quando mi trasferii nell'High Glen House mi dedicai subito con passione al giardinaggio, e fu così che trovai il collare di ferro. La casa era cadente e il giardino invaso dalle erbacce. Una vecchia signora un po' matta vi aveva abitato per vent'anni senza dare mai neppure una mano di vernice. Poi lei era morta e io avevo comprato la casa dal figlio, concessionario della Toyota a Kjkburn, la città più vicina, a ottanta chilometri.Era incisa a caratteri antiquati e svolazzanti, e impiegai un pò di tempo a decifrarla. Ma ecco cosa diceva: Quest'uomo è proprietà di Sir George Jamisson di Fife. A.D. 1767 Adesso è qui, sulla mia scrivania, accanto al computer. Lo uso come fermacarte. Spesso lo prendo e lo giro tra le manie rileggo l'iscrizione. Se il collare di ferro potesse parlare, mi chiedo, quale storia racconterebbe?" Un luogo chiamato libertà di Ken Follett.Niente spie, niente codici genetici, niente fantasia, qui in questo romanzo Ken Follett racconta una storia che suggerisce proprio questa scoperta: il collare di ferro.Siamo in Scozia all'inizio una colonia inglese dove per gli inglesi la ricchezza è il carbone. E proprio lo sfruttamento dei minatori origina la storia del protagonista Mack McAsch. Un bellissimoromanzo che ci catapulta prima nella realtà della schiavitù dei minatori, poi nello sfruttamento degli scaricatori di carbone nel porto londinese e infine ilnostro protagonista si troverà nelle piantagioni di tabacco delle colonie americane ancora schiavo incatenato.E infine ...... il luogo chiamato libertà. Bello da leggere!