Più leggo Dickens più mi piace la sua scrittura ed il suo descrivere ogni tipo di evento negativo senza intristire il lettore. I suoi personaggi sono tratteggiati amplificando una parte del carattere rendendoli così particolari e indimenticabili. In questo libro riesce a far seguire la crescita del protagonista descrivendo inizialmente l'ingenuità del bambino che, a volte, delude il lettore e viene da dire "ma non vedi che ti sta fregando?" perchè non c'è, anche negli episodi di bassezza umana contro ad un bambino, il benché minimo giudizio dell'autore o di un altro personaggio. Ma David crescerà e con lui l'acume, la capacità di giudizio dell'altro e il suo schierarsi con il bene. Ci sono passi molto belli in questo romanzo, di descrizione dell'amore, della morte, della povertà, della sofferenza. C'è ogni colore dell'animo umano nel protagonista e nei personaggi che si rincorrono, si perdono e si ritrovano. Come nella vita reale. Mai nessuno di importante è troppo lontano. Prima o poi torna o torna qualcosa che ce lo ricorda.