In barba al titolo, ti fa veramente passare il sonno. Si, ti droga e non sei tranquilla fino a che non sei sicura di averlo terminato e capito…un po’ come un puzzle, la felicità provata quando inserisci l’ultimo tassello non ha uguali. In questo caso ogni personaggio ( ..e devo dire che qui non ne mancano…) è un tassello, la cornice è la casa di studenti divenuta poi una clinica per le malattie del sonno. I protagonisti si incontrano, si lasciano, si ritrovano, si amano e si odiano. Ognuno con la propria vita, ognuno con la propria malattia, ognuno con le proprie debolezze…certo qualcuno un po’ più folle di altri, ma è proprio la follia di pochi a dar vita a questo sensazionale racconto.