E incrociavano gli sguardi come canne di pistola "a una donna si può fare di tutto: tradirla, picchiarla e abbandonarla, ma se un uomo può perdonare chi lo deride, una donna mai!" Che tristezza queste figure femminili della Némirovsky! Ma quanta verità in quello che scrive. Cito Pinotti:- Mogli che hanno visto dissolversi la speranza di una "misteriosa felicità" e che confessano a se stesse che non c'è nulla di più tedioso di una vita appagata; mogli che la domenica nella "conchiglia sigillata e calda" della casa finalmente svuotata dei mariti, carnali farabutti, e degli impenetrabili figli, sono invase da una "pace deliziosa"; mogli che coltivano passioni e luoghi perduti con folle accanimento, sino a popolare di fantasmi la mente dei figli-perchè certe esistenze "lasciano in bocca un sapore nutriente, pallido e insipido di carne fredda"; ma anche donne sole, che la disillusione ha reso imperiose e caustiche, e che tentano di mettere in guardia le altre: "Un giorno sperimenterai questa sensazione di correre verso un baratro, verso l'infelicità, la morte: avrai gli occhi aperti, lo saprai, eppure....- Disillusione: e dunque davvero è tutto qui? Ultimamente mi incontro (o mi scontro?) solo con libri che non fanno altro che aumentare la mia inquietudine sull'argomento. La Némirovsky è una maestra in questo e talvolta mi chiedo come potesse essere stato il suo matrimonio, seppur breve. E' così? Forse siamo tutti ingannati e tutti inganniamo, ma questo certo non rassicura. Forse davvero si arriva a un punto in cui tutto diventa intollerabile; scrive Grossman in Che tu sia per me il coltello:"due persone che si amano pigiate nel barattolo del matrimonio, dove ogni mio respiro le sottrae qualcosa. Inconsapevolmente, si tiene una contabilità meschina con la persona che si ama di più. Alla fine tutto diventa calcolo, bilancio….non solo ci si rinfaccia chi guadagna e chi lavora di più, in casa o fuori, e chi prende più spesso l’iniziativa a letto. Anche i cromosomi finiti nella cassa comune vengono in qualche modo conteggiati: a chi il bambino somiglia di più, e chi invecchia prima mentre l’altro perde il passo." Insomma, mi chiedo: è solo questione di tempo?