Trovare una piacevole sorpresa in un libro tanto decantato è... una piacevole sorpresa. Solitamente parto prevenuto su certe opere portate sul piedistallo e iper-utilizzate per propagande al limite (e oltre) del fanatismo social politico. Altrettanto vero è che, su opere di un certo calibro e di epoche "pre-contemporanee" tale discorso decade sul nascere. Il libro della Fallaci, pur trasparendo più volte una sorta di fanatismo autobiografico di un attivismo sociale e politico assolutamente non universalizzabile, ha il grande, grandissimo merito, di affrontare un tema tanto delicato lasciando spazio ad un analisi profonda che non cerca soluzioni ortodosse, ma pone bensì domande che lasciano aperto il libero pensiero di ogni lettore. Un libro di per sé commovente, che suggerisce un pensiero autobiografico senza tuttavia portarlo in trionfo. Grande opera. 8