la lettera l' avevo letta 11 anni fa e non mi ricordavo più nulla, naturalmente, se non che alla fine diventava bello. e così è stato anche stavolta. è un libro di spionaggio, ma non solo, c'è la storia d'amore, ma non basta, c'è il thriller, appena appena, anche un po' d'horror, e per finire una parte storica reale mischiata a finzione. tutto insomma, in questo libro si incontrano generi diversi e, a partire da metà in poi, ti tiene assolutamente incollato. mi è piaciuto molto, è stato il mio primo mccoso. oltre alla parte romanzata è stato piacevole "vedere" berlino, girare per le strade e le case distrutte, entrare in quel tunnel, respirare l'aria di diffidenza che si viveva verso gli stranieri vincitori, verso gli stessi vicini di casa. la prima parte è stata la più difficile da digerire, l'ho trovata un po' confusa, il lavoro che faceva, quello che avrebbe dovuto fare, quello che doveva fingere di fare....(lo spionaggio non è mai stato il mio genere preferito, lo ammetto) e anche la lettera l'ho trovato un po' troppo buonista...l'happy end per me non avrebbe dovuto esserci. sono passata ad amare leonard, il suo essere educato, gentile, rifflessivo ad odiare il suo comportamento indeciso e debole. io maria me la sarei portata via, lontano dal suo ex marito, dai brutti ricordi e dai miei genitori....però allora che romanzo sarebbe stato?