Vittoria, Santa, Sara, Luciana e Arianna sono cinque amiche siciliane accomunate dalla vedovanza e dalla voglia di sentirsi vive e attive. A loro l'autrice conferisce il compito di rappresentare la vera anima di Giallo siciliano. Queste donne hanno l’hobby dell’investigazione per cui quando, nella piccola frazione di San Marco in provincia di Messina, si verificano ben tre omicidi decidono nel corso delle successive indagini di adoperarsi per dare una mano al capitano dei Carabinieri. Saranno davvero d’aiuto o d’intralcio? Ai lettori l’ardua sentenza. La vicenda si snoda tra colpi di scena ed episodi comici che mettono in luce la sicilianità dei personaggi caratterizzati da vizi, virtù, abitudini e gli immancabili soprannomi, retaggio di tempi andati che sopravvivono nelle piccole comunità locali. “Dopo un periodo di degenza in ospedale, anche Vittoria tornò a casa, così come avevano fatto le sue amiche. L'intera frazione di San Marco l’attendeva, in piazza Garibaldi c’erano tutti: a pira, Turi u panetteri, pira i spagu, don Mario, Nicola, a smichiata, a sciunduta, minni sicchi, tutti cari amici, tutti erano commossi, avevano temuto per la sua vita. C’erano anche i carabinieri e in testa il capitano Binocchi con accanto una bella donna bruna, la moglie finalmente era arrivata.” Nuccia Isgrò nasce a Reggio Calabria nel 1956. Attualmente occupa la cattedra di Filosofia e Scienze Umane presso il liceo delle Scienze Umane, in provincia di Messina. Accanita lettrice di tutti i generi letterari, da poco ha maturato la passione per la scrittura che l’ha condotta a partecipare a numerosi concorsi letterari, ottenendo buoni riscontri. Tra le sue pubblicazioni qui ricordiamo: Cercasi uomo libero… possibilmente (2013); Trovato uomo libero… possibilmente (2015).