Nel 1880 il giovane Arthur Conan Doyle, studente di medicina, si imbarca come medico di bordo sulla baleniera Hope, diretta al Polo Nord. I sei lunghi mesi che seguiranno, tra cacce sanguinose, esplorazioni, tempeste e comiche disavventure, cambieranno la sua vita per sempre. Avventura nell’Artico è il diario che Conan Doyle tiene durante tutto il viaggio, in cui racconta le esperienze che vive in quelle regioni remote e sconosciute, in condizioni drammatiche e imprevedibili, costretto ad affrontare i più disparati e pericolosi lavori tra il ghiaccio e il freddo del Mare Artico. Spesso, ad accompagnare il racconto, compaiono minuziose illustrazioni a colori: Conan Doyle disegna navi, marinai, balene, orsi polari, panorami e tramonti tracciati a china nei momenti di tranquillità, cullato dal rollio placido della nave. Un libro curioso e avvincente, dalla doppia anima: da una parte diario di viaggio, che testimonia la prassi della caccia alle balene alla fine dell’Ottocento, la quotidiana lotta per la sopravvivenza dei marinai e l’interesse generale per l’esplorazione dell’Artico, allora in corso; dall’altra un’opera dal sapore letterario, snodo fondamentale nel percorso dello scrittore. Vero e proprio scrigno di immagini e suggestioni, preziosa fonte d’ispirazione per i futuri romanzi e racconti. L’edizione, infatti, oltre alle illustrazioni dell’autore e a fotografie dell’epoca, contiene i reportage giornalistici e i racconti che Conan Doyle avrebbe tratto da questa grande avventura.