Una travolgente giostra di irresistibili personaggi e divertenti vicende da cui emerge il ritratto della più autentica Italia di ieri. Bellano, novembre 1936. Mentre il duce costruisce il suo impero in Africa e la guerra civile infuria in Spagna, sulle brumose sponde del lago di Como quattro giovani di provincia passano il tempo tra scorribande e malefatte, mettendo a soqquadro la vita del paese e attirando le attenzioni del maresciallo dei carabinieri Ernesto Maccadò. Il quale, a dire il vero, si trova a dover affrontare un problema ben più grave delle bravate dei suddetti giovanotti: in paese gira voce che la vedova Fioravanti, passata a miglior vita alla tenera età di novantatré anni, non sia morta di vecchiaia, ma sia stata avvelenata. Da questo fatto prende avvio una trama ricca di vicende esilaranti, una scatenata sarabanda di beffe e di imbrogli, di equivoci e pettegolezzi, tra segreti di famiglia, affari di bottega, intrighi politici e salaci scenette.