Un giorno questo dolore ti sar? utile
  • 9788845925023
  • Adelphi (Fabula)
  • Apr 01, 2007

Un giorno questo dolore ti sar? utile

di Peter Cameron

James ha 18 anni e vive a New York. Finita la scuola, lavoricchia nella galleria d'arte della madre, dove non entra mai nessuno: sarebbe arduo, d'altra parte, suscitare clamore intorno a opere di tendenza come le pattumiere dell'artista giapponese che vuole restare Senza Nome. Per ingannare il tempo, e nella speranza di trovare un'alternativa all'università («Ho passato tutta la vita con i miei coetanei e non mi piacciono granché»), James cerca in rete una casa nel Midwest dove coltivare in pace le sue attività preferite — la lettura e la solitudine —, ma per sua fortuna gli incauti agenti immobiliari gli riveleranno alcuni allarmanti inconvenienti della vita di provincia. Finché un giorno James entra in una chat di cuori solitari e, sotto falso nome, propone a John, il gestore della galleria che ne è un utente compulsivo, un appuntamento al buio... I puntini di sospensione sono un espediente abusato, ma in questo caso procedere oltre farebbe torto a uno dei pochi scrittori sulla scena che, come sa bene chi ha amato Quella sera dorata, chiedono solo di essere letti. Anticipare le avventure e i pensieri di James rischierebbe di mettere in ombra la singolare grazia che pervade questo libro, e da cui ci si lascia avvolgere molto prima di riconoscere, nella sua ironia inquieta e malinconica, qualcosa che pochi sanno raccontare: l'aria del tempo.


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Commenti (1)

09/08/2012 - Gino
utente
James Sveck è un diciottenne newyorkese solitario e colto, amante della lettura, che vive la sua ultima estate prima di andare all'università. I genitori sono divorziati, James vive con la madre, alle prese con la separazione dal neo-marito Barry, e la sorella maggiore Gillian, fidanzata con un professore sposato. Lavora nella galleria d'arte gestita dalla madre, che raccoglie lavori di artisti concettuali, non ama molto il prossimo, specialmente i suoi coetanei, e andando contro le aspettative dei genitori non vuole andare all'università, sognando una vita solitaria in una casa delMidwest. I genitori, incapaci di gestire il suo disagio, lo mandano da una terapista, a cui James racconta aneddoti della primavera precedente, in cui ha manifestato il suo forte disagio con gesti sconsiderati. L'unica persona a cui James è fortemente legato è la nonna Nanette, una donna anticonformista che riesce a comprendere la sua inquietudine. Ho adorato la figura di Nanette unica donna della vita di James che sa capirlo, consigliarlo, parlarci e lenire tutte le sue paure. Mi sono sentito per certi versi anche io un po’ James che viene visto come un “disadattato” solo perché non riesce a relazionarsi con gli altri o perlomeno con chi ritiene superficiale. Pagine che scorrono veloci, che ti fanno assaporare piano piano la psicologia di James che altro non è che un ragazzo introverso, in un mondo che ancora oggi ti impone per chi non è bravo ad esternare le proprie emozioni a rinchiudersi in te e a crearti i tuoi castelli di sabbia acuminosi; un giorno forse James ci prenderemo per mano e solcheremo deserti con la speranza che come due piccoli fanciulli potremo assaporare cosa c’è di bello della vita senza remore ne freni, in fondo solo il fatto di giudicare verso “noi” ci fa comprendere di quanto veramente il mondo è pieno di disadattati che sono pronti a scagliarsi senza un reale motivo verso un diverso che poi non c’è. “<<Non me lo dici?>> <<Cosa?>> <<Se sei gay?>> <<No>> ho risposto. <<Perché dovrei dirtelo? Tu lo hai detto ai tuoi?>>. <<Ma io ero etero!>>. <<Perché, se uno è gay ha l’obbligo morale di informare i genitori e chi è etero no?>>.” “Mi attirava molto l’idea di lavorare in una biblioteca, un luogo dove la gente è costretta a parlare sottovoce e solo quando è necessario. Magari il mondo fosse così!” “Avrei tanto voluto che la giornata fosse tanto come la colazione, quando le persone sono ancora sintonizzate sui loro sogni e non è previsto che debbano affrontare il mondo esterno. Mi sono reso conto che io sono sempre così; per me non arriva mai il momento in cui, dopo una tazza di caffè o una doccia, mi sento improvvisamente pieno di vita, sveglio e in sintonia col mondo. Se si fosse sempre a colazione, io sarei apposto.” “Il passato non determina il futuro. Puoi fare più di quello che pensi. L’amore non è mai uno spreco. Non smettere mai di imparare. Cerca la bellezza. Il sonno e i sogni ti purificano. Rispetta la sofferenza degli altri, ma non darle il potere di distruggerti. Abbi fede nella natura. Nessuno sa fare tutto le cose che sai fare tu. Rispetta la forza e la bellezza del tuo corpo. Trasforma la bellezza in una sfida. Credi in ciò che ami. Fare del bene ti rende più forte. Apriti all’amore degli altri. Ricrea ogni giorno la tua vita. Tutto è in continuo cambiamento. Non c’è nulla di duraturo.”

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