Protagonista è Omar Razaghi, studente del Kansas, che scrive una lettera a Caroline Gund, Arden Langdon e Adam Gund, esecutori testamentari della proprietà letteraria di Jules Gund, autore di un solo romanzo tradotto in molti paesi: ‘La gondola’, per chiedere loro l’autorizzazione a scriverne la biografia. L’assegno di ricerca è vincolante alla risposta che i testamentari gli daranno, ciò implica anche la sua riuscita accademica che se non potrà essere completata gli farà finire il suo cammino verso uno sperato successo. Il consenso gli verrà negato dalla famiglia che pensa che non trarranno nessun beneficio da questa eventuale biografia autorizzata. La famiglia è una agglomerato atipico, in quanto nella stessa casa coesistono la moglie Coraline, e l’amante Arden e Porzia la figlia di quest’ultima con Jules Gund. Omar scoraggiato decide di rinunciare al dottorato, ma poi spinto dalla fidanzata Deirdre, che lo pensa sempre come un bambinone e una sorta di fallito, lo convince ad usare una parte dei soldi ricevuti dall’università per recarsi in Uruguay, precisamente nella villa di Ochos Rìos dove vivono le tre belle fanciulle per cercare di convincere a farsi dare l’autorizzazione. L’arrivo di Omar, sconvolgerà l’equilibrio che in casa si era creato creando disordine e scompiglio con il rapporto che le due pseudo avversarie hanno, e con Adam che vive in un mulino non tanto distante con il suo compagno Pete. E un viaggio che cambierà Omar, Cameron riesce seppur nella staticità della storia che non racconta poi molto a farci entrare nella vita dei personaggi: come Jules la pittrice che non crede più di aver ispirazione e diviene ritrattista, l’amant, la dolce Porzia, Deirdre intanto riuscirà a raggiungere i suoi obbiettivi e Omar resterà imbrigliato in quello paesaggio esotico e faunistico, leggiadro e sconsolato, volitivo e ombreggiante, speranzoso e quasi irreale, e in Arden la dolce fanciulla d’altri tempi meno voltabandiera della premurosita che attua falsamente Deirdre. Anche se mi è piaciuto meno di “Un giorno questo dolore ti sarà utile” penso che sia un autore speciale, e assolutamente da seguire in tutte le sue pubblicazioni.
Booktrailer del film: http://www.youtube.com/watch?v=D9XMJcL5vIM
“-Perché eri felice?
-Non me lo ricordo. Chi lo sa? Basta il ricordo, della felicità.”
“<<Senti,>> disse Deirde << io ti amo, lo sai che ti amo. Anzi, ti dico queste cose proprio perché ti amo>>. <<Non sembra amore, sembra rabbia>>. <<Certo che sembra rabbia! E’ rabbia! Sono arrabbiata, Omar, ma questo non esclude l’amore. Le due cose possono coesistere, sai. Sono capace di provare diverse emozioni allo stesso tempo. Sono una persona complessa. La vita è complessa. L’amore è complesso. Non è semplice. Non sono compartimenti stagni>>.”
“<<Una volta ne avevo anch'io di charme» disse Adam. «Per quanto possa sembrare strano. Ma lo charme si guasta con l'età come il formaggio - o la bellezza. Almeno, per me è stato così. Alcuni riescono a conservare l'uno o l'altra, o raramente entrambi. Ma a che prezzo: sacrifici, privazioni, astinenze. Ed è un tantino patetico finire vecchi, belli e charmant: è indice di spreco, o quanto meno di un uso indebito delle risorse. Io, invece, le ho esaurite in modo appropriatissimo. Lo charme e la bellezza sono preziosi da giovani; da vecchi, c'è ben poco che possano comprare. Per questo non m'importa d'essere vecchio e brutto: mi sembra congruo. >>”
“<<A volte mi sembra che la terra non voglia che le cose durino, ma voglia che tutto crolli e che noi tutti che ne andiamo via. Che voglia tornare al principio, al giardino con i frutti e gli animali, prima che Dio diventasse ambizioso e rovinasse tutto. Avrebbe dovuto riposare al sesto giorno, non al settimo. >>”
Leggi la recensione