La Repubblica

La repubblica è un testo sotto forma di dialogo che Platone ha scritto nella sua maturità. E' definito da molti un testo di filosofia-politica per gli argomenti che tratta.IL dialogo si svolge fra Socrate e vari amici fra cui i fratelli di Platone (Glaucone e Adimanto, suoi fratelli maggiori). Scritto forse nel periodo che va dal 390 a.C. al 360 a.C ha avuto enorme influenza nel pensiero occidentale.Tutto ruota intorno al tema della giustizia, anche se il testo contiene in sé una moltitudine di teorie platoniche come la teoria della caverna, quella delle idee, la concezione della filosofia come dialettica, una nuova versione della teoria dell'anima.La repubblica è l'esempio più celebre fra le teorie politiche che col passare dei secoli prenderanno il nome di utopie.Il mito della caverna viene descritto nel Libro VII per spiegare la dottrina di Platone sulle idee. In una caverna stanno incatenati degli uomini, lo sono fin dalla nascita. Alle loro spalle arde un fuoco e tra il fuoco e l'entrata della caverna c'è una strada con un muretto che è come uno schermo. Sulla strada passano uomini che portano vari oggetti e proiettano ombre sul fondo della caverna. Per i prigionieri incatenati queste ombre sono la realtà. Se per un paradosso un prigioniero fosse riuscito a liberarsi e riuscisse a trovare l'apertura della caverna all'inizio rimarrebbe abbagliato dalla luce provando dolore. Poi a poco a poco si sarebbe abituato ed avrebbe iniziato a scorgere i contorni di ogni cosa e dinfine avrebbe visto anche il sole. Se tornasse nella caverna avverrebbe il processo inverso i suoi occhi avrebbero dovuto riabituarsi all'oscurità e narrando cosa aveva visto i suoi compagni lo avrebbero deriso.Per Platone il "reale" è l'"idea" il vedere graduale del prigioniero liberatosi è il processo difficile verso la conoscenza e verso il Bene che si identifica con il sole.« Come nella sfera visibile la luce del sole e la vista correttamente si possono ritenere simili al sole, ma non è corretto ritenere che esse siano il sole, così in quest’altra sfera è corretto ritenere che scienza e verità siano entrambe simili al buono, ma scorretto sarebbe pensare che l’una o l’altra di esse siano il buono: degna di onori ancor più alti è la condizione di buono. » per Platone non è possibile una scissione fra vita privata e vita sociale, o fra etica e politica, poichè non è possibile immaginare l'uomo come un individuo slegato dalla sua comunità di appartenenza; è per questo che le 4 virtù da lui considerate fondamentali (saggezza, coraggio, temperanza, giustizia), sono anche le 4 virtù che egli attribuisce alle diverse classi sociali che compongono lo stato. Molto ci sarebbe da dire sulle teorie di Platone sul suo concetto non solo dello stato ma anche delle donne.Una lettura sicuramente difficile ma altamente illuminante.