Il cuore selvatico del ginepro
  • 9788811684619
  • Garzanti
  • 2013

Il cuore selvatico del ginepro

di Vanessa Roggeri

È notte. La notte ha un cielo nero come inchiostro, e solo a tratti i fulmini illuminano l'orizzonte. È una notte di riti e credenze antiche, in cui la paura ha la forma della superstizione. In questa notte il rumore del tuono è di colpo spezzato da quello di un vagito: è nata una bambina. Ma non è innocente come lo sono tutti i piccoli alla nascita. Perché questa bambina ha una colpa non sua, che la segnerà come un marchio indelebile per tutta la vita. La sua colpa è di essere la settima figlia di sette figlie e per questo è maledetta. E nel piccolo paese dove è nata, in Sardegna, c'è un nome preciso per le bambine maledette, si chiamano cogas, che significa strega. Liberarsene quella stessa notte, abbandonarla in riva al fiume. Così ha deciso la famiglia Zara. Ma qualcuno non ci sta. Lucia, la primogenita, compie il primo atto ribelle dei suoi dieci anni di vita. Scappa fuori di casa, sotto la pioggia battente, per raccogliere quella sorella che non ha ancora un nome. Lucia la salva e decide di chiamarla Ianetta e la riporta a casa. Non c'è alternativa ora, per gli Zara. È sopravvissuta alla notte, devono tenerla. Ma il suo destino è già scritto. Giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, sarà emarginata. Odiata. Reietta. Da tutti, tranne che da Lucia. È lei l'unica a non averne paura. Lei l'unica a frapporsi tra la cieca superstizione e l'innocenza di Ianetta. Fonte http://www.ibs.it/code/9788811684619/roggeri-vanessa/cuore-selvatico-del.html


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Commenti (2)

05/01/2014 - sofia
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Il cuore selvatico del ginepro è il romanzo d'esordio di Vanessa Ruggeri,nata e cresciuta a Cagliari, dove si è laureata in Relazioni Internazionali. Ama definirsi una sarda nuragica, innamorata della sua isola così aspra e coriacea, ma anche fiera e indomita. La sua passione per la scrittura è nata fin da quando la nonna le raccontava favole e leggende sarde intrecciate alle proprie memorie d’infanzia. Queste storie di una Sardegna antica, magica e misteriosa l’hanno segnata profondamente facendole nascere il gusto per la narrazione e il desiderio di mantenere vivo il sottile filo che ci collega a un passato ormai perduto.A queste storie si è ispirata in questo romanzo dove nel 1880 era ancora viva la superstizione.Il 31 ottobre di quell'anno in una notte buia e tempestosa nella famiglia Zara si sta aspettando con ansia la nascita del settimo figlio di Augusta. La tradizione vuole che se il settimo figlio è una femmina questa sia un "coga" una strega e le vicine pregano fin dalla mattina davanti all'immagine di San Sisinno,cospargendo di acqua benedetta la puerpera. Un treppiede rovesciato è stato messo sul pavimento per scacciare il maloccho, ma è tutto inutile nasce una bambina ed ha i segni del diavolo:bisogna ucciderla e il padre la porta fuori lasciandola in balia delle intemperie. Lucia la figlia piùgrande al mattino la vede e corre a salvarla. Sarà l'inizio di un legame fra le due sorelle e l'inizio di una sistematica persecuzione da parte di tutti verso Lanetta da tutti ritenuta una strega. Il libro è scritto con partecipazione racconta quanto la superstizione possa rovinare la vita.La giovane autrice ha saputo trasmettere l'atmosfera cupa dove le leggende investono la vita di una famiglia e di un paese. Ottimo lo stile ed è sicuramente una lettura che consiglio.

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21/08/2017 - Tesesempreastroz
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Il cuore selvatico del ginepro di Vanessa Roggero. Primo romanzo di questa giovane autrice sarda che racconta le tradizioni e le superstizioni del suo paese. Mi ha ricordato il famoso romanzo della Murgia, solo che titolo e copertina (a differenza de "L'accabadora) non contribuiscono ad aumentare il fascino del romanzo; anzi risultano piuttosto stucchevoli e fanno pensare, più che altro, ad una storia d'amore contrastata. In realtà il tema centrale è l'amore tra sorelle: Iannetta nasce, settima figlia femmina in una famiglia contadina sarda; alla nascita presenta dei chiari segni che contribuiscono a fare di lei una coga: i dentini e uno strano accrescimento del coccige, una specie di coda. La coga è una strega, un personaggio misterioso costretto da famigliari ed estranei a vivere lontano e maledetto, rintanata nei boschi ed evitata. Iannetta dovrebbe morire subito, appena nata, ma viene salvata dalla sorellina maggiore Lucia. purtroppo questo non cambia le cose e Iannetta crescerà praticamente sola e abbandonata da tutta la famiglia, senza affetto e protezione, segnata a vita dal marchio di essere coga. Eppure nonostate la superstizione Lucia riuscirà a vedere chi è Iannetta veramente, a comprendere la sua sofferenza e ad avere pietà di lei. col tempo entrambe cresceranno e la fine si avvierà verso un tragico possibile epilogo. Riusciranno Lucia e Iannetta a disfarsi delle superstizioni famigliari? a perdonarsi il male ricevuto e dimenticare le paure? ad andarsene da un luogo aspro e bellissimo, ma crudele?

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