Il cuore selvatico del ginepro di Vanessa Roggero. Primo romanzo di questa giovane autrice sarda che racconta le tradizioni e le superstizioni del suo paese. Mi ha ricordato il famoso romanzo della Murgia, solo che titolo e copertina (a differenza de "L'accabadora) non contribuiscono ad aumentare il fascino del romanzo; anzi risultano piuttosto stucchevoli e fanno pensare, più che altro, ad una storia d'amore contrastata. In realtà il tema centrale è l'amore tra sorelle: Iannetta nasce, settima figlia femmina in una famiglia contadina sarda; alla nascita presenta dei chiari segni che contribuiscono a fare di lei una coga: i dentini e uno strano accrescimento del coccige, una specie di coda. La coga è una strega, un personaggio misterioso costretto da famigliari ed estranei a vivere lontano e maledetto, rintanata nei boschi ed evitata. Iannetta dovrebbe morire subito, appena nata, ma viene salvata dalla sorellina maggiore Lucia. purtroppo questo non cambia le cose e Iannetta crescerà praticamente sola e abbandonata da tutta la famiglia, senza affetto e protezione, segnata a vita dal marchio di essere coga. Eppure nonostate la superstizione Lucia riuscirà a vedere chi è Iannetta veramente, a comprendere la sua sofferenza e ad avere pietà di lei. col tempo entrambe cresceranno e la fine si avvierà verso un tragico possibile epilogo. Riusciranno Lucia e Iannetta a disfarsi delle superstizioni famigliari? a perdonarsi il male ricevuto e dimenticare le paure? ad andarsene da un luogo aspro e bellissimo, ma crudele?