Il signore delle mosche
  • 9788804492467
  • Mondadori
  • 1992

Il signore delle mosche

di William Golding

Un aereo cade su un'isola deserta, sopravvivono solo alcuni ragazzi che si mettono subito all'opera per riorganizzarsi senza l'aiuto ed il controllo degli adulti. Ma le cose non funzionano come dovrebbero, emergono paure e comportamenti associali, da cui si sviluppa una vicenda che metterà a nudo gli aspetti più selvaggi e repressi della natura umana.


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Commenti (6)

10/04/2011 - palmaleona
utente
La distruttività della società degli adulti si riflette in una microsocietà di bambini.E' un romanzo esemplificativo della crudeltà della nostra società.Da leggere.

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13/10/2011 - dannyy
utente
Tra i miei libri preferiti. Inquietante ma profondamente realistico, si addentra nell'animo umano dove sono presenti istinti brutali che si pensano vinti o assopiti dalla civiltà e dalle regole che ci siamo dati. In realtà "la brutalità" e la violenza sono insiti in noi, al di là di ogni civilizzazione raggiunta, pronte a manifestarsi appena si abbassa la guardia...

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16/11/2011 - sofia
utente
Willliam Golding è stato Premio Nobel per la letteratura nel 1983 motivato dalla sua capacità di descrivere efficacemente la condizione umana nel mondo contemporaneo, grazie ad una chiarezza narrativa realistica e all'universalità del mito, nato in Cornovaglia nel 1911 morì nel 1993.Tutta la sua carriera letteraria fu segnata dal suo primo romanzo Il signore delle mosche.Altre opere da ricordare Uomini nudi,La guglia,La piramide e gli ultimi Riti di passaggio e Uomini di carta. Ne Il signore delle mosche traspare la visione pessimistica dell'autore sull'uomo e per dimostrarlo ricorre ad un classico della letteratura inglese "l'isola deserta"(vedi Shakespeare, La tempesta, Swift, I viaggi di Gulliver, Stevenson L'isola del tesoro, Defoe, Robinson Crusoe, Tim Parks, Fuga nella luce) I protagonisti sono dei bambini costretti in un'isola deserta a causa di un incidente aereo.Golding sfata il mito dei bambini asessuati angioletti, ma con tutte le passioni e i difetti degli adulti aggressività, cattiveria, superstizione, prevaricazione del più forte sul più debole, trionfo della forza sulla ragione.Ralph e Piggy sono la ragione e il buon senso trovano una conchiglia e radunano tutti gli altri stabilendo comepriorità il creare dei rifugie un fuoco per richiamare i soccorsi. Jack impersona la gelosia e la forza bruta lui con i suoi "cacciatori" hanno solo l'obiettivo di "cacciare" e di prevaricare gli altri.Saranno loro e Jack a creare il totem (una testa di porco infilzata su un palo) del "Signore delle mosche", traduzione letterale di Belzebù, che designa il diavolo in ebraico. Un libro che non si dimentica.I temi sviluppati dall'autore sono angoscianti; l'incapacità in condizioni estreme di tenere a freno gli istinti primordiali e di instaurare la legge "del più forte", il risveglio in queste condizioni della paura e dell'impossibilità di frenare i propri istinti e infine la visione veramente pessimistica di Golding e cioè la presenza del male in ogni individuo.Infatti dice" “L’uomo produce il male con la stessa facilità con cui le api producono il miele”. tutti dovrebbero leggere questo libro e...meditare....

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26/03/2012 - fra_paga
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il romanzo di "formazione" per eccellenza... la crescita, le mutazioni, i perchè del passaggio fanciullo-uomo racchiuso in una vicenda che nell'arco di un breve periodo temporale racchiude in sè il dramma adolescenziale evidenziando il lato animalesco dell'umanità. Gran libro. voto 8

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11/09/2012 - Gino
utente
Un aereo con a bordo un gruppo di ragazzi inglesi di età compresa fra i cinque e i dodici anni si schianta su di un'isola deserta. Sopravvivono alcuni ragazzi che si mettono subito all'opera per organizzarsi una società civile: un oscuro male si insinua tra i ragazzi mietendo ben presto le sue vittime e sfasciando completamente ogni tentativo di organizzazione . Il male oscuro, che mette in luce gli istinti peggiori dei ragazzi, rappresentato dal “Signore delle mosche”, porterà ben presto a una divisione del gruppo e sfocerà in una guerra furibonda fra i due gruppi, uno composto da quelli che vogliono tenere acceso un fuoco per fare segnalazioni ed essere salvati e l'altro composto da quei ragazzi che hanno ceduto alla loro violenza che danno sfogo ai propri desideri sanguinari. Lo scontro fra i due poli della mente umana, la razionalità dell'uomo moderno e la brutalità e la bestialità degli istinti primordiali, è terribile e viene presentato dall'autore come una insormontabile barriera alla civiltà. Il finale che non sto qui a dire mi ha infastidito, però il romanzo lascia spazio molto alla riflessione. L’uomo se lasciato libero da ogni vincolo fin dove può spingersi? Mi sembra molto attuale il romanzo, e impersonifica quella gente che appena non è più controllata è pronta a pugnalarti, a fare tutto ciò che gli era stato proibito o ancora più penoso, al semplice gettare una carta o un oggetto in strada quando sì è convinti che nessuno ci vede. “Avevamo cominciato bene, eravamo felici. E poi. [...] Poi la gente ha cominciato ad aver paura.”

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22/11/2012 - Sara Pavan
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Indubbiamente nel mondo esistono i

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