Willliam Golding è stato Premio Nobel per la letteratura nel 1983 motivato dalla sua capacità di descrivere efficacemente la condizione umana nel mondo contemporaneo, grazie ad una chiarezza narrativa realistica e all'universalità del mito, nato in Cornovaglia nel 1911 morì nel 1993.Tutta la sua carriera letteraria fu segnata dal suo primo romanzo Il signore delle mosche.Altre opere da ricordare Uomini nudi,La guglia,La piramide e gli ultimi Riti di passaggio e Uomini di carta. Ne Il signore delle mosche traspare la visione pessimistica dell'autore sull'uomo e per dimostrarlo ricorre ad un classico della letteratura inglese "l'isola deserta"(vedi Shakespeare, La tempesta, Swift, I viaggi di Gulliver, Stevenson L'isola del tesoro, Defoe, Robinson Crusoe, Tim Parks, Fuga nella luce) I protagonisti sono dei bambini costretti in un'isola deserta a causa di un incidente aereo.Golding sfata il mito dei bambini asessuati angioletti, ma con tutte le passioni e i difetti degli adulti aggressività, cattiveria, superstizione, prevaricazione del più forte sul più debole, trionfo della forza sulla ragione.Ralph e Piggy sono la ragione e il buon senso trovano una conchiglia e radunano tutti gli altri stabilendo comepriorità il creare dei rifugie un fuoco per richiamare i soccorsi. Jack impersona la gelosia e la forza bruta lui con i suoi "cacciatori" hanno solo l'obiettivo di "cacciare" e di prevaricare gli altri.Saranno loro e Jack a creare il totem (una testa di porco infilzata su un palo) del "Signore delle mosche", traduzione letterale di Belzebù, che designa il diavolo in ebraico. Un libro che non si dimentica.I temi sviluppati dall'autore sono angoscianti; l'incapacità in condizioni estreme di tenere a freno gli istinti primordiali e di instaurare la legge "del più forte", il risveglio in queste condizioni della paura e dell'impossibilità di frenare i propri istinti e infine la visione veramente pessimistica di Golding e cioè la presenza del male in ogni individuo.Infatti dice" “L’uomo produce il male con la stessa facilità con cui le api producono il miele”. tutti dovrebbero leggere questo libro e...meditare....