«Nel VI secolo interviene un fattore nuovo a trasformare in modo decisivo la vita spirituale della Grecia, cioè il fenomeno cosiddetto dionisiaco ... il fenomeno dionisiaco è stato prevalentemente studiato nel suo aspetto artistico e religioso, e quasi mai si è analizzata la sua relazione sostanziale con l’intera evoluzione spirituale greca, e soprattutto con la filosofia. Con un termine più filosofico si può chiamare misticismo questo movimento; mentre sin qui l’uomo aveva guardato il mondo e in questo aveva inserito come parte se stesso, ora si stacca da tutto, si volge alla propria interiorità, e ricercando in se stesso vi trova il mondo e la divinità. Vediamo così coesistere nel VI secolo in Grecia due visioni del mondo antitetiche, una politica e una mistica: dall’urto di queste forze nasce il miracolo della filosofia greca. Nel nostro studio seguiremo costantemente questa distinzione fondamentale, sviluppandola e giustificandola sui testi dei Presocratici e di Platone». Sarebbe difficile trovare parole migliori di quelle dello stesso Colli per presentare questo suo scritto, rimasto fino a oggi inedito. Un’opera che soltanto dal punto di vista meramente cronologico si può definire giovanile, poiché già contiene in forma compiuta e matura interpretazioni ricorrenti in tutto il suo percorso filosofico. Interpretazioni che, esposte qui in forma più accessibile e diretta che altrove, sono ancora oggi tanto misconosciute quanto fondamentali per «comprendere nella sua essenza l’origine della filosofia greca». [Risvolto]