Continuando sulla falsa riga del primo libro anche La ragazza che giocava con il fuoco segue i ritmi incalzanti del primo libro della trilogia. Il personaggio di Lisbeth Salander viene ulteriormente delineato nei suoi tratti sregolati e violenti ma anche umani e sensibili. Sullo sfondo del racconto ci sono le inchieste della rivista Millennium che questa volta si incrociano pericolosamente con il passato e il presente di Lisbeth Salander, la quale è costretta ad esporsi nuovamente per chiudere un conto col passato rimasto in sospeso anche se sa che questa volta rischierà la sua vita. La bellezza e intensità del primo libro della trilogia è confermata e se possibile anche sublimata nel secondo capitolo della saga.